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NEMETON. Perdersi nel bosco iniziatico

Creato il 21 maggio 2011 da Roberto Milani
Interessente, molto, questo nuovo progetto di Nila Shabnam Bonetti. Progetto, che vede tra gli altri, alcuni artisti che ritengo veramente degni di sottolineatura, come Rotondi, l'Argilolas, Francolino, la Zecchini. Brava Nila, complimenti!!!
NEMETON. Perdersi nel bosco iniziaticoParco di Villa Annoni (Cuggiono) e Area Protetta della Fagiana (Magenta)
OPENING
SABATO 21 MAGGIO 2011
ore 17.00 Parco di Villa Annoni, p.zza XXV Aprile, Cuggiono

ore 18.00 Area Protetta della Fagiana, via Valle, Pontevecchio di Magenta
La mostra Nemeton. Perdersi nel bosco iniziatico (21 maggio – 20 luglio 2011) vedrà coinvolti dodici artisti, alcuni dei quali prediligono già gli esterni e gli spazi pubblici come luoghi in cui sviluppare il proprio lavoro artistico, rendendo la collettività prima destinataria dei propri interventi artistici, mentre altri sono nuovi a questo tipo di approccio ‘pubblico’ all’arte.
Saranno esposte le installazioni di sei artisti nel Parco di Villa Annoni di Cuggiono (Silvia Argiolas, Marta Colombi, Cracking Art, Andrea Francolino, Silvio Giordano, Aura Zecchini) e le installazioni di altri sei artisti (DEM, Moneyless, Riccardo Pirovano e Marta Fumagalli, Michela Pozzi, Michael Rotondi, Miriam Secco) con opere più legate alla Land Art e all’utilizzo di materiale reperito in loco, installate in un percorso boschivo presso l’area protetta della Fagiana di Magenta. Entrambi i comuni di Cuggiono e Magenta sono parte del Consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino.
L’idea di ambientare una mostra all’interno di un bosco nasce dalla fascinazione per questo luogo che in moltissime società viene ritenuto custode di misteri. Il bosco come luogo dell'unione sacra tra cielo e terra, il nemeton celtico e il nemus latino, popolato da alberi oggetto di culto, ospita cerimonie e rituali, spiriti e presenze magiche, è teatro di miti, fiabe e leggende che molto spesso vedono nell’addentrarsi o nel perdersi in esso l’inizio del processo di crescita e maturazione, affrontando i pericoli che esso nasconde. Infatti il bosco è luogo d’iniziazione all’età adulta per molte società arcaiche che per un periodo allontanano dal villaggio i giovani costringendoli a sopravvivere nell’ambiente selvaggio. Accettare, sfidare e superare le minacce del luogo ostile sono metafora del viaggio interiore della crescita volto al superamento delle paure; le fiabe ad esempio parlano un linguaggio simbolico immediato e comprensibile dai bambini, narrano spesso di personaggi perduti o abbandonati nel bosco che devono affrontare nemici per tornare dalla propria famiglia. Nel luogo selvaggio, affascinante e ostile si acquisiscono gli strumenti utili per sviluppare autonomia dai genitori e sicurezza nell’affrontare le difficoltà quotidiane che la vita presenta. Un perdersi per ritrovarsi e riscoprirsi.
La mostra vorrebbe concentrarsi proprio sul tema del bosco come luogo d’iniziazione, invitando gli artisti a ripercorrere fiabe e miti, attraverso un percorso interpretativo personale. In un momento storico in cui la tutela per l’ambiente è diventata un’emergenza, vorremmo avvicinare e rendere inscindibile il legame uomo, arte e natura. La scelta di ambientare la mostra all’interno del bosco ha due principali obiettivi: avvicinare il pubblico che frequenta l’ambiente dell’arte al bosco e avvicinare i visitatori del bosco all’arte. Laboratorio Alchemico pone come priorità l’avvicinamento di un sempre più vasto pubblico all’arte, ritenendo inoltre fondamentale che l’arte contemporanea si faccia portavoce della attuale condizione in cui verte il pianeta e il suo ecosistema, compromesso dall’azione erosiva dell’uomo.
In occasione del vernissage verrà organizzato un buffet con degustazione di prodotti biologici presso l’agriturismo Cascina Bullona.
Si ringraziano il Consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino, i comuni di Cuggiono e Magenta, lo sponsor San Carlo Gruppo Alimentare, gli sponsor tecnici Ferrario Autotrasporti, Agriturismo Cascina Bullona, Libreria La Memoria del Mondo e per il supporto Ecoistituto della Valle del Ticino.

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