E’ notizia di ieri che Raffaele Speranzon, assessore alla cultura della Provincia di Venezia, ha invitato le biblioteche della città a non tenere sui loro scaffali le opere di scrittori che nel 2004 firmarono un appello per la liberazione di Cesare Battisti.
“Ogni Comune” ha aggiunto Speranzon, che sul suo profilo si dichiara per altro amante della lettura “potrà agire come crede, ma dovrà assumersene le responsabilità.” Non è chiaro cosa questo comporti, ma è difficile non scorgere il tono minaccioso.
Se avete un blog o un profilo su un social network, sarebbe buona cosa far circolare la notizia; qui non si tratta di firmare una petizione online per sgravarsi la coscienza, ma di informare il più possibile su una iniziativa vergognosa. Non importa cosa pensiate del caso Battisti, che è poco più di un pretesto, né se vi piacciano o meno le opere degli autori messi all’indice. Credo ci sia in ballo qualcosa di più importante, e che coinvolge tutti.
Alcuni link utili:
Un articolo del Gazzetino.
Un gruppo dedicato all’argomento su aNobii.
Un gruppo dedicato all’argomento su Goodreads.
Un esempio di lettera da inviare a Speranzon.
La discussione su Giap.
Su Twitter, trovate i tweets relativi segnalati con l’hashtag #rogodilibri.