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Stai giocando col magico nelle orbite, nelle scie di questi pensieri da multiverso da poveri. Stai giocando al gatto col topo, al nascondino dei sentimenti, al whatsapp non sará mica down proprio ora. Pezzi sparpagliati alla deriva e chi ci acchiappa piú. Andati. E il tempo passa per tutti quelli che se lo ricordano, cosí noi ci allontaniamo di netto e ci chiediamo se siamo pronti, quanti pacchi di tempo sono da mettere fra noi. Non c´é piú nessuno a dirigere il traffico in questo coprifuoco di parole da perdenti. Non svernano i giorni, non albeggiano mica tanto quei sorrisi stretti obliqui sognanti, non si sprecano le forze, non si baciano le calamite che avevamo nel posto del cuore. Prendilo come un post-it staccato dal frigo.
Da dove eravamo si vedeva un pezzo di futuro in piú. Da dove eravamo potevi farti male e sapevi dove andare a lamentarti. Ma anche le cose giuste non tengono. Sfila un pezzo di vento, la sabbia é fresca, tu sei un puntino da incorniciare da qualche parte tranne che a casa mia. Non bussi piú, non interessi piú, non incidi sul totale. Non segni il nord. Stai giocando al “ora me lo scordo”, al sí sono ancora bella. Respira l´estate, e lascia andare. Lasciamo andare briciole che solo i piú attenti vedranno, lasciamo andare i ricordi ai loro cassetti, le parole ai tempi verbali giusti. Salviamo le cose belle nel freezer e finiamo di pagare le rate di questo pezzo di vita. E se ci cade l´intonaco fingiamo che dentro sia piú bello. Piú tardi ti spiegherai il batticuore mancante. Tra le cose che non ci siamo dati. Pure un batticuore.
Batticuore. Batticuori. I cuori li abbiamo battuti.