C'era da aspettarselo: i limiti di sperimentazione con gli smartwatch non esistono. Non è semplicemente gingillarsi con un braccialetto elettronico che ogni tanto ti dice anche l'ora ma è un mondo in cui le risorse hi-tech si combinano tra loro, in cui i device interagiscono insieme per tenerci collegati al mondo virtuale senza per forza dover essere piantati davanti a uno schermo.
In questo senso il progetto Neptune Suite è una vera e propria chicca.
Neptune Suite si compone di sei diversi device (un dispositivo multimediale per la riproduzione, un paio di auricolari, un tablet, uno smartwatch, una tastiera e una chiavetta HDMI). Il cervello del gruppo è proprio lo smartwatch che, montando un modem LTE/3G con Android Lollipop, invia comandi e riceve responsi dagli altri device comportandosi come un HUB.
Praticamente con Neptune Suite creeremmo un ecosistema hi-tech all'interno del quale possiamo interagire con la tv, il tablet e tutto l'impianto audio video semplicemene dallo schermo dello smartwatch con buona pace del povero smartphone che in questa configurazione perde la sua centralità. E forse l'obiettivo dei ragazzi che stanno sviluppando Neptune Suite è proprio quello di far scender dal piedistallo lo samrtphone in famore dello smartwatch.
Il dubbio circa la bontà del funzionamento viene in gran parte dissipato dalla presenza dello standard WiGig di Android che più di una garanzia di qualità.
Neptune Suite è attualmente in fase di sviluppo e i creatori hanno fissato una data da qui a un anno per raccogliere i 100.000 dollari necessari al secondo step di lavoro: chi volesse contribuire potrà ususfruire di un sostanzioso sconto sul prezzo di distribuzione della suite che sarà intorno ai 900$ (600$ per i primi sostenitori).