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NERAINTERVISTA - Patrizia Debicke e i misteri del Cinquecento

Creato il 09 febbraio 2010 da Luca Filippi

NERAINTERVISTA - Patrizia Debicke e i misteri del Cinquecento

Patrizia Vanni Debicke van der Noot è un’autrice italo- lussemburghese. Nel 1999, complice una sosta forzata a causa di un problema di salute, scrive il suo romanzo d’esordio, pubblicato nel 2003 da Lampi di Stampa, Una foto venuta dal passato, uscito anche in versione francese nel 2005. Seguono poi Ritratti di matrimonio- La saga dei Corgyll (2004), Il dipinto incompiuto (2005), La tigre di Giada (2006), e nel 2007 Una seconda vita. Nel 2007 pubblica con la Corbaccio editore L’oro dei Medici. Nel 2008 esce il romanzo storico La gemma del cardinale, sempre ambientato a Firenze alla corte dei Medici.
Patrizia Debicke si divide tra l’Italia, il suo paese natale, e il Granducato del Lussemburgo, sua terra d’adozione.
Ha gentilmente accettato di rispondere alle mie domande in questa
neraintervista:
1. Lei è autrice di due romanzi storici di ambientazione cinquecentesca: "L'oro dei Medici" e "La gemma del cardinale". Perché i Medici e perché il Cinquecento?
Perché si è parlato e scritto molto dei Medici, soprattutto dei Medici nel 1400, dell’acume, della potenza, dell’ascesa della famiglia e della rinascimentale grandezza di Lorenzo il Magnifico.
Ma i suoi successori non furono da meno. Anzi è proprio con Cosimo I, padre del mio protagonista
Don Giovanni de Medici, che la casata tocca il massimo splendore e s’impone. Con il suo peso economico inserisce la Toscana tra i grandi stati europei.
2. Il protagonista dei romanzi storici è don Giovanni de' Medici, figlio naturale del granduca Cosimo I. Perché ha scelto di recuperare dall'oblio storico questa figura?
Perché lo meritava. È una figura importante nel contesto storico dell’epoca.
Anche
Brendan Dooley, il grande professore e storico americano che per anni ha guidato il Medici Archive Project, considera Don Giovanni de Medici un personaggio fondamentale per la famiglia. Ingegnere, poliglotta, architetto, generale, diplomatico e un “connaisseur” come lo chiamavano i suoi contemporanei per definire la sua straordinaria competenza artistica e musicale.
E servirmi dell’ultimogenito del Granduca Cosimo figlio di
Eleonora degli Albizzi, legittimato dal padre e cresciuto quasi come un figlio dai fratellastri Francesco I e Ferdinando I, ha consentito una più ampia libertà di manovra. Pur nel rispetto della realtà storica, ho regalato a Don Giovanni de Medici scontri, avventure, intrighi, amori.
3. Quale personaggio femminile, anche tra i suoi romanzi non di genere storico, ha amato di più e perché?È una bella domanda. Ho sempre protagonisti maschili, ma amo e curo molto i personaggi femminili che ritengo molto importanti ai fini delle mie storie.
Quindi difficile dire ma, dovendone scegliere uno, propongo Lady Brume de L’oro dei Medici. Aubrey Brume la bella inglese dai capelli rossi con la sua sconvolgente carica di femminilità e la sua disinvolta, serena e “morale” amoralità.
4. C'è un luogo, uno stato d'animo o un momento della giornata che si concilia particolarmente con la scrittura?
Sono una scrittrice metodica. Quando metto a fuoco un progetto, butto giù pochi appunti, una traccia: personaggi, comprimari, luoghi, tempi, situazioni, un intreccio logico.
Quando parto, lavoro di solito per circa otto ore al giorno.
Non necessariamente la mattina e posso scrivere dappertutto, ma il luogo ideale è
Clervaux in Lussemburgo. Nel mio studio nella mansarda, grande, tranquillo e che vede il giardino.
5. Ci può dare qualche anticipazione sul suo lavoro "L'uomo dagli occhi glauchi" di prossima pubblicazione?
Ancora un thriller storico, ma stavolta il personaggio principale non è un Medici ma… un giovane inglese. Lascio la Firenze Medicea per approdare a Londra, a Venezia, e a Roma… La Roma papale governata da Paolo III. L’Inghilterra di Enrico VIII, con i figli Edward ed Elisabetta poco più che bambini…
Il mio protagonista è sceso direttamente da un ritratto di Tiziano che si trova a Firenze alla Galleria Palatina…
Grazie di cuore a Patrizia Debicke Va der Noot!Ecco la sinossi dell'ultimo romanzo, L'uomo dagliocchi glauchi, che sarà in liberia dal 04 marzo 2010: NERAINTERVISTA - Patrizia Debicke e i misteri del Cinquecento L’uomo dagli occhi glauchi o Ritratto di giovane inglese è una splendida tela di Tiziano, dipinta intorno alla metà del Cinquecento. Ritrae un giovane biondo, bello, sicuro di sé, senz’altro aristocratico. Ma chi sia veramente, nessuno lo sa. Patrizia Debicke, abituale frequentatrice del nostro Rinascimento, ha costruito una storia appassionante attorno a questa figura misteriosa, che sembra identificare nel giovane Lord Templeton, figlioccio del potente duca di Norfolk. Inviato in Italia per conto di quest’ultimo. Templeton rimane folgorato dal pittore veneziano al punto di chiedere di fargli un ritratto. Ma il ritratto è anche un pretesto per coprire il vero scopo del suo viaggio, che è quello di proteggere un’eminente personalità inglese, protagonista di spicco del Concilio di Trento, la cui vita é messa in pericolo da una macchinazione ordita alla corte dell’anziano Enrico VIII nel momento di massima tensione fra cattolici e protestanti. Fra duelli e veleni, in una Venezia insidiosa e mascherata e in una Roma corrotta e devastata dalla piena del Tevere, Lord Templeton cercherà di portare a termine la sua missione, senza tuttavia rinunciare ai piaceri dell’amore e dell’amicizia… Aggiornamento del 03.03.2010. Alla vigilia dell'uscita ufficiale del romanzo, ecco il booktrailer promozionale della casa Corbaccio, gentilmente postatomi dalla Autrice:

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