Nerd Cat – La console vincente

Scritto da nerd_cat NERD CAT, News, Recensioni, Rubriche martedì, febbraio 11th, 2014

Il primo post del 2014, sembra un secolo che non scrivo un articolo per sto sito. Beh in effetti a Gennaio non ho scritto nemmeno un mini articolo, ma c’è un motivo, una validissima motivazione che mi ha portato a questa conclusione. Io sono Nerd Cat. Credo che solo questa frase si spieghi da sola. Ma se cosi non fosse ve lo spiegherò. Un Nerd Cat non ha bisogno di scrivere mensilmente e tanto meno a Gennaio. Su, non scherziamo. Stavo ancora digerendo le lenticchie, il pesce e la carne quando ecco che arriva il Febbraio, che con il suo San Valentino ha svegliato in me l’amante focoso che sono (sotto questo pelo folto si nascondo un gatto caliente). Vabbè, se mi state leggendo vuol dire che siete sopravvissuti alla guerra (il cenone di capodanno) e quindi tuffiamoci in quest’avventura che è il 2014.

A dire il vero non ho una minima idea dell’argomento da trattare (come al solito), ma quei 300 euro che mi sborsano per l’articolo io con il piffero che li lascio sfuggire. Parliamo sempre di un bel gruzzoletto che mi permette di comprare i giochi. Oltrettutto oggi come oggi posso comprarmi con 1 dollaro circa un 3.4 giochi e quindi i 300 dollari mi durano parecchio. Siamo già a 1194 caratteri e non ho ancora detto niente di intelligente.

Un paio di giorni fa ero al centro della città e passeggiavo in cerca di una piadineria perché la fame era infinita. In questa piazza storica della piccola città marittima sono solite le riunioni dei ragazzi, ragazze e delle bestiole varie. Naturalmente io mi faccio i fatti i miei e passo senza pensarli, senza nominarli o guardarli, ma l’orecchio è birichino e sente tutto. Soprattutto il mio, abituato a sentire i movimenti dei nemici nei vari FPS/TPS. Con sommo piacere i loro discorsi non era lontani dalle mie passioni, ma lungi dal mio ideale. Come avrete ormai capito, si parlava di console. Mi sono quindi fermato e con il fare disinvolto iniziai a pigiare i tasti a caso del mio telefono, cosi da poter ascoltare ciò che la loro mente aveva partorito.

Il discorso sui videogiochi e sulle console in se era un classico: “La mia PS4 è più potente della tua Xbox One.”. Robe da scolari delle elementari insomma. C’è chi nominava un titolo, chi parlava al livello teorico del futuro, chi nominava dei numeri a caso, manco fosse un compito di matematica. Poi però, c’era un ragazzo che disse di possedere una Nintendo Wii U. Ebbene. Mai delle parole furono un miglior deterrente per porre fine alla console war tra Sony e Microsoft. Il gruppetto, diviso fino a poco fa in due si era riunito in un solo organismo, come il Megazord dei Power Rangers e iniziò ad attaccare senza pietà il vero nemico. Partirono le risate perché si trattava di una console che non aveva venduto niente, che sarebbe fallita e che era inutile parlare della PS Vita, quando anche Wii U si trovava nelle stesse identiche condizioni. Naturalmente il ragazzo era calmo e tranquillo, quasi come un Vulcaniano, ma non rispondeva a nessuna provocazione. E d’altronde come avrebbe potuto? Aveva contro un intero esercito di persone che sbraitavano e ridevano.

Penso che ha fatto bene a non reagire. Perché? Beh perché ha fatto conciliare delle bestiole che altrimenti avrebbero combattuto fino alla fine dei loro giorni per decretare un vincitore di una gara inesistente. Un conflitto di questo genere va affrontato con un silenzio stampa, perché intendiamoci. I deboli sciacalli si uniscono per poter combattere qualcuno di o più forte o di diverso. Il ragazzo era in attesa che tutto finisse, che i due gruppi, divenuti un solo demone, smettessero di sbraitare. Anche ad occhio esterno erano come un branco di cani randagi che azzannavano gli altri per la fame.

Naturalmente ad un certo punto mi sono stufato e ho ripreso a camminare, ma stavolta la mente era piena di vari pensieri riguardanti questo comportamento infantile e che alla fine va a danneggiare non solo quei ragazzi, ma tutta l’umanità nel suo insieme. Perché mai? Non ci arrivate proprio? Questo modo di comportarsi rende anche questa nobile arte, qual’è il videogioco, alla pari con tutte quelle mansioni arcaiche che mettevano (e mettono) in competizione le persone , dei probabili amici o fratelli. Delle battaglie verbali che si trasformano quasi in un odio sfrenato verso chi possiede la console del “concorrente”. Roba da matti insomma. Ho pensato subito a quella persona che si spaccia per il vero sonaro e cerca di detrattare qualsiasi prodotto proveniente dalle aziende rivali. Una persona che chiaramente non vede i lati negativi nella concorrenza videoludica e che vorrebbe il dominio di una sola console su tutte le altre è un troll, che senza pietà e senza ragione inizia a sparare a 0 su qualsiasi cosa e su qualsiasi personaggio. Ecco pensando a lui penso al degrado che la nostra società compie quando una passione diventa il fanatismo e quello poi si trasforma in odio e quella in violenza (verbale o fisica).

 Sapete invece cosa vorrei io? Io vorrei una console unica. No. Non un triste e zoppicante vincitore di un game of thrones, ma proprio una console unica. Che non centri niente con le console attuali. L’idea naturalmente non è mia, ma di un altro noto personaggio che ora scrive per un sito a tema videoludico. Non dico il nome perché non mi pagano per fare la pubblicità, ma comunque prima di questo sito egli era il caporedattore di una rivista abbastanza importante, PSM. Quella al 100% indipendente però. Il suo nome è Ualone e parla il Kaibano.

Secondo tale personaggio, dovrebbe esistere una sola console. La console unica è la nostra salvezza e nel prossimo episodio spigherò perché.

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