Il taglio ai patronati, previsto nella Legge di Stabilità, è un altro duro colpo inferto al concetto di Welfare, peraltro già parecchio zoppicante in Italia. Tale misura non è solo inutile, ma è anche fortemente dannosa, perché riesce a penalizzare in un colpo solo lavoratori, famiglie, pensionati, disoccupati, immigrati e italiani all’estero, rendendo sempre più difficile, se non impossibile, il lavoro di enti che offrono servizi assistenziali e previdenziali gratuiti e indispensabili.
“Al di là dell’enorme danno arrecato alle fasce più deboli della popolazione –dice il Presidente Nazionale del Patronato Epas, Denis Nesci- tale taglio è del tutto illogico e improntato ad aspetti di mera demagogia, dove si sbandiera l’obiettivo dell’efficienza mediante la decurtazione di risorse che però, in questo caso, non vanno minimamente ad influire negativamente sul Bilancio dello Stato”.
Il grande inganno perpetrato ai danni dei cittadini è quello di far credere loro che i patronati godono di finanziamenti pubblici: si tratta di una bugia clamorosa di cui, purtroppo, spesso i Governi si sono serviti per colpire il nostro operato. La proposta di tagliare tale fondo non implica un risparmio per lo Stato, ma solo un danno per i patronati, per coloro che ci lavorano e per gli assistiti. I tagli in questione, infatti, costringeranno tanti cittadini a dover pagare determinate prestazioni previdenziali oggi gratuite, e al contempo obbligheranno i patronati a ridurre i propri organici, con il conseguente aumento del numero dei disoccupati nel Paese. Tutto ciò non farà altro che peggiorare le entrate statali, se si pensa che il versamento dei contributi da parte di coloro che lavorano nei patronati crea ricchezza e incide positivamente sul Bilancio degli enti previdenziali (Inps, Inail, etc.) e, quindi, dello Stato.
“Alla luce di tutte queste considerazioni, non posso che dichiararmi del tutto sconcertato dalla schizofrenia che dimostra il governo. Dice di voler essere vicino al cittadino ed agisce in maniera esattamente opposta, riducendo i servizi che possono essere offerti loro. Una vicenda che, purtroppo, dimostra per l’ennesima volta la lontananza delle Istituzioni dai problemi reali dei cittadini, oltre che l’inadeguatezza assoluta di determinate misure, dannose per tutti, Bilancio statale compreso”, è l’amaro commento di Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas.