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Ness#6_ Uno psicologo per Ness_

Creato il 29 ottobre 2012 da Giustina

Ness#6_ Uno psicologo per Ness_

Foto di Elliot Erwitt

Se io fossi Ness – un cane maschio, milanese, benestante e di grossa taglia: tipo Dogo Argentino – sarei un po’ bastardo, ma non me ne preoccuperei_ Sarebbe la mia padrona a trovare una soluzione al problema_ E la soluzione sarebbe facile facile: pazza di me, la mia padrona mi porterebbe dallo psicologo dei cani pazzi_ Uno di quelli bravi, tipo Cesar Millan di Dog Whisperer_ “Che cos’ha che non va, il suo cane?” le chiederebbe lo psicologo dei cani pazzi_ “Si comporta male con le femmine di razza: fa la cacca sul loro pedigree, e le padrone si incazzano con me_ Ma non è tutto: abbaia sempre senza motivo, a cazzo, anche di notte_ E il mio fidanzato sclera”_ Lo psicologo prenderebbe appunti_ Ma non su di me: su di Lei_ Perché io lo guarderei come solo i bastardi sanno fare: con la testa inclinata come un povero – e innocuo –  cane bastonato_ E gli farei simpatia_ Anzi no: tenerezza_ Lo strizzacervelli canino le chiederebbe allora se mi fa fare un po’ di sano esercizio fisico_ Lei direbbe di sì, e sarebbe vero, perché la mia padrona mi porterebbe a correre nel parco almeno tre volte al giorno_ Allora il dottore s’informerebbe sulla mia disciplina: “lo sgrida quando è necessario?”_ A quel punto, Lei risponderebbe con una mezza verità_ Che poi sarebbe anche una mezza bugia: “Sì, però poi mi fa troppa tenerezza e gli faccio una carezza”_ E non sarebbe vero, perché alle carezze seguirebbero anche croccantini e un regalino_  Perché lei si odierebbe se alzasse la voce con me_ Infine, per capirci qualcosa, lo psicologo dei cani pazzi le chiederebbe se, secondo Lei, ricevo abbastanza affetto_ E lì Lei sarebbe super sincera: “Scherza? Io amo Ness”_ E mi porterebbe a correre in un parco_ Per farmi dimenticare la brutta esperienza_ Ma per me non sarebbe affatto stata una brutta esperienza_ Anzi_
Continua_

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