[Gaetano Quagliariello], riferendosi a Tangentopoli, argomenta: «Non si spiega altrimenti il parere favorevole della procura alla concessione dei domiciliari dopo l’interrogatorio, come a dover ricompensare la “confessione” di Martino. Né si spiega altrimenti il diniego del gip, secondo il quale evidentemente per poter determinare tale “ricompensa” la “confessione” dovrebbe essere ancora più ampia».
Logici e consequenziali, come sempre.