Magazine

Nessun dorma… al cinema

Creato il 27 settembre 2015 da Cobain86

cinema_sipario_royal_opera_house

È possibile godersi l’intera stagione della Royal Opera House senza svuotare il conto in banca (tra voli e abbonamento) e -importante- senza crollare stremati dal sonno? Forse sì, buona lettura!

Opera nel 2015: ha ancora un senso?

La “musica pesante” tende ad ammorbare e a stendere anche i più volenterosi. Questo canto impostato, ereditato dalle camerate dei fiorentini, è nemico della comprensione in quanto è volutamente falsato per esaltare le doti dei vari cantori (tenori, soprani, contralti e così via).
Eppure in tutto il mondo gli spartiti riportano diciture italiane (Andante, Allegretto…) e molte persone all’estero studiano l’italiano per poter cantare, apprezzare ed ascoltare le nostre opere, anche dopo secoli dalla loro creazione.

I problemi principali per chi si reca all’Opera, generalmente, è:

  • Capire il senso della storia (Chi muore/accoltella/viene accoltellato/nasce/si sposa, chi ha tradito chi e perché)
  • Cosa stanno cantando (sono contenti, tristi o semplicemente stanno riempiendo dei vuoti nel libretto?)
  • Unire i vari componenti per dare un senso a ciò che stiamo vedendo

Considerando anche l’impostazione “statica” dei personaggi in scena è vitale comprendere lo svolgersi degli eventi, in modo da non crollare addormentati alla seconda aria.

I trucchi degli autori

Gli autori di queste opere sopraffine (Puccini, Verdi, Mascagni…) sfruttavano la reiterazione ad oltranza (Verdi è maestro in questo) per favorire la comprensione: a forza di ripetere, pensavano, il pubblico capirà. Altro trucco è alternare le arie (le scritture più impegnate, le più belle) con il recitar cantando, dialoghi abbastanza terra terra che spiegano lo svolgimento degli eventi, solitamente accompagnati dal clavicembalo o strumenti simili, dove le stesse tre note si ripetono allo sfinimento. Nelle opere più recenti (dal 1800 circa in poi) si sono resi conto che le persone stramazzavano al suolo esauste e hanno deciso di arricchire la partitura anche negli intermezzi, giusto per mantenere un certo ritmo complessivo.

Massima resa, poca spesa

Il maggior problema dell’opera, ad essere onesti, è sempre stato il prezzo: sedersi a teatro costa e, se non vi piace il loggione (o piccionaia), gli altri posti hanno un costo medio abbastanza elevato per le tasche, ad esempio, di studenti o persone con stipendi nella media. Se a questo aggiungiamo la crisi generale capite che andare all’Opera è un lusso, più che un piacevole modo per godersi la serata.

Lo streaming in diretta mondiale

Dall’anno scorso ho iniziato a frequentare il cinema anche per l’opera: dirette dal Metropolitan di New York con grandi cantanti a livello di Vittorio Grigolo, pupillo di Pavarotti, gestito e prodotto interamente nel loro stile. Sono rimasto sconvolto, non avevo mai visto l’opera così.

Parliamo di:

  • Regia multi-camera che porta lo spettatore sempre sul pezzo, con dettagli impressionanti su quanto sta accadendo
  • Sottotitoli in italiano in tempo reale, rendendo obsoleto l’utilizzo del libretto
  • Interviste dietro le quinte ai personaggi in tempo reale più sequenze montate in precedenza
  • Riprese su come vengono assemblate e preparate le scenografie, la magia dietro al sipario
  • Qualità dell’immagine molto alta (tranne qualche piccolo bug, come succede con il digitale terrestre)
  • Allestimenti “generosi” fatti con molte comparse e veri animali di scena (asini e cavalli)
  • Scenografie paragonabili a quadri per l’accuratezza e gli effetti utilizzati.

Tutti a Londra!

Quest’anno il cinema in cui mi reco di solito ha sottoscritto l’abbonamento con la Royal Opera House di Londra, un teatro molto rinomato che ha pubblicato di recente la stagione a cui andremo ad assistere, con Wegner sul finale interpretato da Vittorio Grigolo.
Ecco un breve riepilogo:

Opera_2016

Il programma è disponibile, con le relative descrizioni, direttamente sul sito ufficiale della Royal Opera House.

Come vedete è disponibile un vasto assortimento di opere (balletti inclusi, tra cui Lo Schiaccianoci) sottitolate, visionabili comodamente nel cinema vicino a casa vostra, ad un costo molto contenuto (parliamo di 10/12 euro al massimo), con la possibilità di prenotare i posti a centro sala per godere al meglio l’acustica e la visione dello spettacolo. Praticamente un palco d’onore in un contesto certamente meno affascinante ma con una buona resa per l’importo pagato; ovviamente non è come assistere allo spettacolo in teatro ma l’emozione che traspare posso garantirvi che non ha paragoni.

L’opera o si odia o si ama, citando Richard Gere in Pretty Woman, non esistono vie di mezzo. Credo che sia un’ottima occasione per riscoprire, senza svenarsi economicamente, opere molto belle con scenografie da applausi e interpreti di altissimo livello (il Metropolitan o la Royal Opera House tendono sempre e comunque all’eccellenza, per via del prestigio che ricoprono e rappresentano), un modo per passare una serata alternativa con forte emozioni e molte risate (i testi risalgono a vari secoli fa, ad oggi hanno un effetto tragi-comico).

Sul sito sopra citato potrete trovare anche la sala più vicina a voi (è ancora in fase d’aggiornamento): il mio consiglio è di recarvi in loco (direttamente al cinema) oppure consultare il sito locale del vostro cinema, in modo da verificare se hanno previsto l’opera lirica per la stagione 2015/2016.

Concludendo

Passate una serata all’opera con la vostra ragazza, una migliore amica o semplicemente un amico: se la odiate potrete metterci una croce sopra, ma se l’amate (e capita a molti) proverete una scarica elettrica notevole, un senso che vi pervaderà ogni volta che l’orchestra inizierà a suonare. Questo non vuol dire amare tutte le opere, ma vista l’occasione ghiotta per l’investimento richiesto (a bassissimo rischio) direi che un tentativo potete farlo.

Un buon modo per iniziare è Le nozze di Figaro (5 ottobre 2015): tema allegro, arie memorabili e un clima giocoso.

Buon opera a tutti!

Marco

Royal Opera House, il logo “Royal Opera House” e altri marchi registrati appartengono esclusivamente ai relativi proprietari, vengono citati in questo articolo a solo scopo esemplicativo. Elaborazioni grafiche e infografiche by Cobain86.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog