Nessun impatto cosmico 13.000 anni fa

Creato il 08 marzo 2012 da Alessandrodecet

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"Un team internazionale di ricercatori che comprende James Kennett, professore di Scienze della Terra all'Università della California di Santa Barbara, ha individuato uno strato risalente a 13 mila anni fa, di sedimenti scuri sepolti nel pavimento del Lago di Cuitzeo nel Messico centrale. Lo strato di sedimento contiene un assemblaggio di materiali esotici, tra cui i nanodiamanti, le sferule d'impatto e altro ancora, che, secondo i ricercatori, sono il risultato di un corpo cosmico impattato sulla Terra.
Questi nuovi dati sono gli ultimi a sostenere con forza un'ipotesi controversa che 12,900 anni or sono avvenne un forte impatto cosmico con la Terra, al momento della comparsa di un insolito periodo freddo climatico chiamato "Younger Dryas". Le scoperte dei ricercatori appaiono negli Atti della National Academy of Sciences.
Dopo aver condotto una vasta gamma di test approfonditi, i ricercatori hanno definitivamente identificato una famiglia di nanodiamanti, chiamati "lonsdaleite", che è unica formatasi per impatto cosmico. I ricercatori hanno anche scoperto sferule da collisione a velocità elevate con sferule durante il caos di impatto. Tali caratteristiche, ha notato Kennett, non possono essersi formate attraverso un fenomeno antropico, vulcanico, o altri processi naturali terrestri.
"Questi materiali si costituiscono solo attraverso un impatto cosmico", ha detto.
I dati suggeriscono che una cometa o un asteroide, probabilmente un grande corpo in precedenza frammentato, superiore a diverse centinaia di metri di diametro, sia entrato nell'atmosfera con un angolo relativamente poco profondo. Il calore a biomassa creatosi dall'impatto, ha fuso le rocce superficiali e ha causato gravi perturbazioni ambientali. "Questi risultati sono coerenti con le scoperte in precedenza segnalate in tutto il Nord America del brusco cambiamento dell'ecosistema, l'estinzione della megafauna, il cambiamento culturale e umano e la riduzione della popolazione", ha spiegato Kennett.
Lo strato di sedimenti individuato dai ricercatori è della stessa età di quello precedentemente segnalato in numerose località in tutto il Nord America, Groenlandia, e in Europa occidentale. La scoperta attuale amplia la gamma della stratificazione di nanodiamanti in Messico e ai tropici.
In tutte le ere geologiche, ci sono solo due eventi noti a livello continentale con picchi di stratificazione in abbondanza di sferule di nanodiamanti da impatto e fuliggine aciniforme.
Sono presenti 65 milioni di anni fa nelllo strato del Cretaceo-Paleogene, che ha coinciso con estinzioni importanti, tra cui i dinosauri e le ammoniti, e quello del "Younger Dryas" risalente a 12.900 anni fa, strettamente connesso con l'estinzione di molti animali di grandi dimensioni del Nord America, tra cui i mammut, i mastodonti dai denti a sciabola e gatti e lupi di grossa taglia.
"La tempistica della manifestazione dell'impatto ha coinciso con i cambiamenti più straordinari biotici e ambientali in Messico e in America Centrale negli ultimi 20.000 anni, come sono stati registrato in vari depositi lacustri regionali", ha detto Kennett. "Questi cambiamenti sono stati ampi, bruschi, e senza precedenti, ed erano stati catalogati e identificati da precedenti investigatori come un "momento di crisi".
Altri scienziati che contribuiscono alla ricerca includono Isabel Israde-Alcántara e Gabriela Dominguez-Vásquez della Universidad Michoacana de San Nicolas de Hidalgo, James L. Bischoff del US Geological Survey, Hong-Chun Li della National Taiwan University, Paul S. Decarli di SRI International, Ted E. Bunch e James H. Wittke della Northern Arizona University, James C. Weaver dell'Università di Harvard, Richard B. Firestone del Lawrence Berkeley National Laboratory, Allen West della geologia Consulting, Chris Mercer dell'Istituto Nazionale per la Scienza dei Materiali ; Sujing Zie e Eric K. Richman della University of Oregon, Eugene e Charles R. Kinzie e Wendy S. Wolbach della DePaul University.
Conclusione: Trovata dunque finalmente conferma, un evento che molti ricercatori indipendenti, tra cui il sottoscritto, avevano da tempo sostenuto e ipotizzato, grazie soprattutto alla memoria postuma di importanti documenti storici, come la Bibbia dopo e gli scritti sumeri di Gilgamesh prima, che parlano di un evento traumatico noto come "Diluvio Universale"?"
(http://nemsisprojectresearch.blogspot.com/2012/03/12900-anni-fa-confermato-impatto.html)
In realtà le tracce di nanodiamanti non confermano alcuna collisione,in quanto essi appartengono tutti a epoche geologiche che hanno visto grandi rivolgimenti geologici e climatici di grande rilievo:inversioni magnetiche,intense attività vulcaniche,aumento della radioattività e delle percentuali di vari gas nell'atmosfera come descritto qui.
Stessa cosa vale che nello stesso periodo vi fu una colossale attività solare che secondo alcuni letteralmente mandò in tilt il campo magnetico terrestre,la variabilità di questo campo magnetico deve aver creato in concomitanza con l'aumento del carbonio atmosferico e le intense attività vulcaniche nuovi elementi,scindendo gli atmomi di carbonio in nanodiamanti ecc.
La devastazione discussa è troppo grande per appartenere alla teoria del corpo celeste,ancor meno quella dei dinosauri.
Arthur conclude:"Questa ricerca smentirebbe invece i sostenitori della teoria della Piccola Era Glaciale, che sostengono l'evento di freddo anomalo come frutto della bassa attività solare."
Attività vulcaniche possono influire sul clima solo per pochi anni,fino a quando la quantità di So2 e ceneri nell'atmosfera non cominciano a calare,tuttavia questo è assolutamente insufficiente per innescare una prolungata fase di raffreddamento,nemmeno con 4 o 5 eruzioni esplosive,i dati dimostrano che in concomitanza con le deboli attività delle macchie solari,il clima si raffredda e gli inverni si fanno più rigidi,quando si indebolisce il campo magnetico solare,l'attività sismica e vulcanica aumentano influendo sulle temperature del mare e dell'atmosfera,in tal modo peggiorando gli effetti del raffreddamento del clima causato dalle macchie solari in diminuzione.
Negare che una diminuzione dell'attività solare non abbia effetti sulle temperature del clima che dipendono da essa,è come dire che una pentola che bolle sopra il fuoco,non bolle a causa del riscaldamento provocato del fuoco.
Alessandro conclude:I dati sopra sono facilmente smentibili dal punto di vista climatico,astronomico,gelogico e chimico,per quanto riguarda le Piccole Ere Glaciali,Arthur non pè sufficientemente informato sull'argomento.

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