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“Nessuna intenzione di svilire valori del 25 aprile”

Creato il 03 maggio 2010 da Terrasiniblog @TerrasiniBlog

“Nessuna intenzione di svilire valori del 25 aprile”L´amministrazione, per la ricorrenza del 65° anniversario della Liberazione, ha voluto organizzare, oltre alla doverosa  commemorazione degli italiani partigiani caduti dopo l´8 settembre 1943 nella lotta di liberazione dalle forze nazi-fasciste, un momento di coinvolgimento nella celebrazione, per gli alunni dell´Istituto Comprensivo Papa Giovanni XXIII e per il Circolo Didattico Don Milani.

Per l´occasione si sono disputate due partite in contemporanea, sabato 24 aprile, tra le squadre di pallavolo e pallacanestro di Terrasini e Cinisi, a marcare la necessaria comunione di intenti tra comunità affini e adiacenti, ma lasciando intatto il costruttivo spirito competitivo che contraddistingue i rapporti sociali secondo la massima di “Pierre De Coubertin”. Domenica mattina, 25 aprile, invece, si è svolta una rappresentazione canora presso il Municipio, del “Coro delle Voci Bianche” del Circolo “Don Milani”.

Complessivamente, la manifestazione ha preso il nome di “Giornata della Gratitudine. 25 aprile 2010″.

La dicitura è stata stampata nella parte posteriore delle magliette, verdi, bianche e rosse, che sono state distribuite ai partecipanti ad entrambe le manifestazioni, per ricordare visivamente la bandiera italiana. Un effetto che si è efficacemente ottenuto per la rappresentazione dei trenta bambini del Coro sistemato sulla rampa interna della scala di accesso al Municipio, domenica 25 mattina.

L´amministrazione ha voluto intitolare, complessivamente, le giornate dedicate alla Commemorazione del 25 aprile, “Giornata della Gratitudine”, proprio per il coinvolgimento degli alunni. Molto spesso, gli alunni e in genere i ragazzi al di sotto del 18° anno di età e non solo, non riflettono troppo sul significato di questa come di altre feste (il I maggio, il II giugno ecc).

Dopo 65 anni, il ricordo di quei fatti, il dolore che la gran parte delle famiglie italiane hanno conosciuto per la scomparsa di giovani ventenni,  figli, fratelli, mariti, rischiano di perdere in larga parte il loro significato. I testimoni diretti sopravvissuti a quegli anni sono ormai scomparsi e la stessa Anpi, Associazione Nazionale Partigiani Italiana, sta cercando di investire sui giovani, che certamente partigiani non lo sono stati, per mantenere vivo il ricordo, il valore e il significato di quel sacrificio. Inoltre, il nemico di ieri, il fascismo è scomparso, almeno nelle forme nelle quali l’abbiamo conosciuto, la Germania nazifascista è stata sconfitta e quella democratica oggi è nostra alleata, grazie al sacrificio di allora.

Proprio per cercare l´espediente per scalfire l´oblio di una consuetudine che si ripete ogni anno, sempre uguale a se stessa, il ribadire non soltanto il valore insostituibile della Libertà, che ha avuto la sua genesi nei luoghi nei quali è stato versato il sangue di tanti giovani italiani per quel fine poi concretizzato nell´attuale Carta Costituzionale, ma anche il sentimento della gratitudine che si deve a chi, a costo della vita, ha consentito anche a quei ragazzi che hanno partecipato alla manifestazione di vivere in un contesto sociale e giuridico di libertà, è stato pensato nella speranza di far sorgere, nei giovani, la curiosità della conoscenza, il desiderio di approfondire quei fatti  e la necessità del confronto.

In un certo senso, queste nostre note dimostrano che il tentativo è servito allo scopo di ribadire, con modalità diverse, il medesimo concetto di riconoscimento dei valori contenuti nella Costituzione e che sono il frutto del 25 aprile 1945, perché ne stiamo ancora scrivendo.

Del resto, il riconoscimento positivo che lo stesso consigliere esprime nella sua nota dimostra che da parte dell´amministrazione non c´era nessuna intenzione di svilire il significato della manifestazione utilizzando, “ad adiuvantum, la frase “Giornata della Gratitudine” associata alla data “25 aprile 2010″, né di adire al revisionismo storico, tanto di moda in questi ultimi tempi.

Tuttavia, dopo 65 anni non si può non chiedersi cosa possa rappresentare il 25 aprile per le giovani generazioni e, soprattutto, si deve fare in modo che la ricorrenza accomuni tutti sotto i medesimi valori.

Infine, c´è la sensazione che le giovani generazioni devono imparare, dall´insegnamento degli adulti spesso deficitario, a difendere la Libertà, proprio come scrive lo stesso consigliere con le sue condivisibili parole. La Libertà non è gratuita, non esiste automaticamente. Può essere garantita dalla Costituzione ma resta comunque sempre la necessità di difenderla. La storia della Sicilia lo dimostra drammaticamente se ancora in tempi recenti, tanti, troppi, Servitori dello Stato e Liberi Professionisti, hanno perso la propria vita nella lotta di Resistenza alla mafia.

Infine quest’anno, grazie ai bambini del “Coro delle Voci Bianche del Circolo Didattico Don Milani” che hanno commosso tutti con la loro esibizione dell’Inno di Mameli, Bella Ciao, Và Pensiero e la Guerra di Piero, c’erano un centinaio di persone ad assistere alla celebrazione del 25 Aprile, cosa che, purtroppo, avviene ormai poche volte.

Inviato da Roberto Conigliaro.


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