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Chiunque sarà il prossimo premier, queste sono le urgenze del paese che lo attendono al varco:
MANOVRA ECONOMICA. E' quasi inevitabile un'ulteriore correzione di bilancio di 8-10 miliardi, che tradotti in parole semplici significano altri sacrifici da parte degli italiani.
IVA. Il primo sacrificio sarà l'aumento dell'Iva a luglio dal 21 al 22%. Solo un miracolo potrebbe evitarlo.
IMU. Chi pensa di rimborsare l'Imu 2012 è semplicemente pazzo. Oltre alle difficoltà tecniche si aprirebbe una voragine nei conti pubblici. Per quest'anno si cercherà tutt'al più di ridurre il carico sulla prima casa. A settembre ci sarà però la vera prova del nove: cosa faremo con l'Imu 2014. Ricordiamo che attualmente l'imposta è strutturata secondo criteri di emergenza previsti nel decreto "Salva Italia", che divide una quota Comune e una quota Stato. Quanto durerà ancora l'emergenza?
TARES. La patata bollente della nuova tassa rifiuti sarà al centro della scena. Tencicamente è stata inserita in gazzetta ufficiale, ma mancano i decreti attuativi. La corsa ad ostacoli per farla entrare in vigore nel 2013 si scontrerà con l'inevitabile malcontento dei vessati cittadini, in quanto potrebbe trasformarsi in una seconda Imu.
...quando il governo che sarà, volente o nolente, dovrà mettere mano alla complicata situazione in cui si trova l'Italia, forse Bersani ringrazierà di non avercela fatta!