Recensione
Tutti in Italia ricordano la sera del 9 luglio 2006, anche chi normalmente è completamente disinteressato dal calcio e dai suoi protagonisti. Impossibile nascondersi dall'eco dei suoni da stadio e dalle telecronache ripetute dagli altoparlanti dei maxischermi e dalle televisioni nei salotti delle case. Scanditi da questa enorme esperienza collettiva, in Nessundorma si accavallano i pensieri, le paure e le aspettative di un gruppo di personaggi che si trovano come sospesi e imprigionati nelle proprie vicende personali.
In quello che si prospetta come un momento di festa, dovesse l’Italia vincere la finale del Mondiale, Andrea e la sua famiglia vivono la febbrile attesa di una telefonata: il ragazzo ha, infatti, bisogno di un trapianto di rene e il suo nome è in cima alla lista dei destinatari nel caso dovesse rendersi disponibile un organo compatibile. Eventualità resa più probabile in questa piuttosto che in altre serate poiché, secondo le statistiche, gli incidenti stradali subiscono un’impennata in momenti di euforia collettiva.
Ogni capitolo si apre con uno stralcio della telecronaca della partita, il cui tono aulico ricorda più l’epica che la cronaca di un incontro di pallone, mentre il punto di vista spazia tra le storie e i pensieri di un gruppo di persone tra loro diverso, ma le cui storie sono tutte intrecciate.
C’è Manuela, giovane infermiera messicana che si occupa di Andrea in ospedale ed è innamorata del primario, quello stesso medico che ha spostato il nome del ragazzo in cima alla lista d’attesa; c’è Giulia, la ex ragazza di Andrea che ora esce con il suo amico Luca; c’è il signor Mario, gestore del negozio di alimentari che sogna di cambiare drasticamente vita grazie ai proventi delle scommesse.
Nessundorma è certamente un romanzo molto interessante, che affronta temi moralmente impegnativi (la crudele consuetudine delle liste d’attesa dei trapianti, l’aborto, il tradimento, l’omosessualità latente, la depressione, la ludopatia), sapientemente legati da una cornice insolita che è il vero punto di forza dell’opera e il trait d'union di tutte le storie narrate e da uno stile a metà tra l’epica e la cronaca, veramente ben riuscito. Forse un po’ troppa sostanza, per un romanzo tutto sommato breve e che si sofferma di più sui punti di vista che mi sono sembrati meno interessanti per culminare in un finale che lascia un po’ troppe questioni aperte e che è, forse, l’elemento più debole di tutta la narrazione.
Tre stellette per un romanzo che mi ha fatto conoscere quest’autrice, di cui sono interessata a leggere di più, a partire dal romanzo.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Nessundorma
- Autore: Marina Mander
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: 2013
- Collana: Scrittori italiani e stranieri
- ISBN-13: 9788804624615
- Pagine:224 pagine
- Formato - Prezzo: Ebook - 9,99 Euro