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Nessuno mi può giudicare - la recensione

Creato il 18 marzo 2011 da Crazyideas

 

Nessuno mi può giudicare - la recensione

Nessuno mi può giudicare è una commedia disincantata sull'Italia di oggi,dove la crisi costringe Paola Cortellesi a reinventarsi un lavoro da escort.

Un'instant movie sull'Italia di oggi colpita dalla crisi economica.Alice (Paola Cortellesi) vive a Roma felice e contenta con la sua famiglia perfetta sennonchè un giorno il bel quadretto si frantuma : il consorte muore e lascia in eredità un'azienda sul lastrico.

Catapultata dal Parioli al Quarticciolo cioè dalle stelle alle stalle, Alice non abuta più nel paese delle meraviglie e si trova costretta a fare,o meglio a improvvisare,il mestiere più antico (e attuale)del mondo : la escort.

Nonostante il film tratti temi forti, si ride di gusto senza sconfinare sul volgare, senza cadere nell'ovvio e nello squallido ma ci si commuove allo stesso tempo. Sullo sfondo una Roma caciarona e multietnica.

Dobbiamo anche sottolineare il debutto alla regia per Massimiliano Bruno,sceneggiatore (Notte prima degli esami,Ex) e volto noto della serie televisiva Boris (il famoso Martellone) .

Contribuiscono al successo di questo film una scrittura fresca e innovativa ed una protagonista femminile in grado di fare dell’autoironia e della goffaggine le proprie carte vincenti.

Buona prova di Raoul Bova il quale non viene snaturato e di Rocco Papaleo che non delude neanche in questa occasione (peccato che nel secondo tempo del film sia stato dimenticato).

Sottolineamo che il film è stato girato ben prima dello scandalo di Berlusconi visto che ha molte cose in comune.

Il regista alle fine però non critica né giudica proprio come il titolo del suo film.

Nessuno mi può giudicare - la recensione

 

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