Magazine Diario personale

Nessuno mi può giudicare nemmeno tu

Da Chiara Lorenzetti

Ci sono alcuni fatti su cui credo tutti dovremmo essere d’accordo e uno di questi è che la verità non esiste.
O meglio ne esiste una sola: prima o poi la nostra vita finirà. -mò me lo segno-
Tutto il resto sono una massa di ciance.
Perché la verità è un sentimento soggettivo ed ognuno ha la sua, personale e, a quanto pare, assoluta, ma differente dalle altre, tutte vere e tutte soggettive.
Piuttosto che confrontarsi si declama, assisi su pulpiti di carta, la verità. O meglio lo spauracchio della stessa, convinti della propria bellezza, delle proprie uniche capacità, di ciò che si vive, di ciò che si sente, dei propri talenti eccelsi.

La verità è solo una finestra aperta sui nostri pensieri e quasi mai siamo disposti ad accettare un disconoscimento della stessa, troppo sicuri di noi stessi. La verità tanto inneggiata non è che uno sputo nel mare, null’altro, e basta un’onda, una scia di un’elica, per impastarla con il salmastro e renderla acida ed amara e confusa con mille altre, tutte vere e tutte false.

Non esiste la verità: esiste la nostra capacità di studiare le situazioni, di avere il nostro punto di vista, di decidere se difenderlo o accettarne un altro.
Molto spesso, di fronte a chi proclama di dire la verità come un mantra cieco, occorre fare buon viso a cattivo gioco e dar loro ragione.
Ma occorre ricordare che la ragione si da agli asini.

“E se davvero ti senti un asino, comprati del fieno e un basto e va a pascolare”

Chiara


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