Ciao a tutti!
Dopo una mezza vita di assenza torno tra voi per parlarvi dell'ultimo film che sono andato a vedere, il film il cui titolo da il titolo (scusate il bisticcio ripetitivo di parole) anche a questo mio articolo, ovvero "Nessuno si salva da solo". Si tratta dell'adattamento per il grande schermo dell'omonimo romanzo di Margaret Mazzantini. L'adattamento cinematografico è firmato Sergio Castellitto e vede come protagonisti principali Jasmine Trinca e Riccardo Scamarcio. Non vi nascondo che mi sono recato a vedere questo film con un carico di preconcetti e di scarse aspettative dettate dal fatto che non sono certo il fan numero uno di Margaret Mazzantini.
Ed invece devo ammettere che il cinema, una volta di più, mi ha saputo sorprendere e quelli che erano i miei preconcetti si sono dissolti come fumo. Il film racconta la storia, narrata con frequenti flashback, di Gaetano e Delia, un ex coppia di coniugi che si è trasformata in due adulti carichi di rancore e di veleno che si riversano vicendevolmente addosso durante una cena nella quale avrebbero dovuto programmare le vacanze dei due figli Cosmo e Nicola (Nico). La cena si trasforma però, grandualmente, in una sorta di presa di coscienza reciproca, da parte dei due ex coniugi, dei reciproci sbagli e delle reciproche mancanze. I momenti catartici, per così dire, di questa cena sono, da parte di Delia, che per tutta la cena si era dimostrata dura e inflessibile, quando lei prima scaglia una coppa di gelato in faccia al marito, anzi ex marito e poi si mette a piangere ripetendo quasi come un mantra la frase: "Devo rimettere in ordine le foto". Le foto in questione sono quelle della loro ormai ex famiglia, foto che ritraevano i momenti felici vissuti dai due. Questo compito Delia lo sente un dovere nei confronti dei figli perché loro possano ricordare, vedendole, che la loro è stata anche una famiglia felice e non solo un covo di risentimenti e di litigi continui. Per Gaetano, invece, quello che secondo me è il momento catartico, per utilizzare lo stesso termine di prima, è quando, dopo che la ex moglie gli ha detto, invitata dallo stesso Gaetano "perché così me lo faccio scendere" di non amarlo più lui, invece, all'invito della moglie di fare lo stesso, inizialmente le risponde, con gli occhi lucidi, che lui la ama ancora, anche se le sta antipatica (la frase esatta è più colorita ma ci siamo capiti). Poi, sì, anche lui dirà la stessa frase alla moglie ma agli spettatori resta negli occhi lo sguardo di Scamarcio-Gaetano mentre fa la prima confessione.
Al termine della cena i due ex coniugi fanno la conoscenza di una coppia di anziani coniugi con i quali parlano per un tratto di strada prima che questi se ne tornino a casa. Prima di lasciarsi però l'uomo anziano rivela di essere affetto da un brutto male che "ogni tanto spara le sue cannonate" e invita i due nuovi amici a pregare per lui. Delia, pur impacciata, non rifiuta questo favore mentre Gaetano rifiuta, sul momento, perché dice di non avere un destinatario per le proprie preghiere. Prima di lasciare Delia e Gaetano l'uomo anziano pronuncia una frase che contribuirà a riportare sulla retta via i due ex coniugi: "E... ragazzi. Nessuno si salva da solo". Più tardi Gaetano e Delia si fermeranno a pregare inginocchiati fuori da una chiesa con Gaetano alquanto recalcitrante sulle prime e questo momento contribuisce a dare l'ultimo colpo di piccone ai muri che i due avevano eretto a protezione delle rispettive posizioni. Alla fine non torneranno insieme ma comunque si riavvicineranno tentando un nuovo inizio tra loro proprio perché ormai convinti che, come ha detto loro l'uomo anziano: "Nessuno si salva da solo".