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Nessuno si salva da solo
Titolo: Nessuno si salva da solo
Regia: Sergio Castellitto
Sceneggiatura: Margaret Mazzantini
Genere: Drammatico
Durata: 100 minuti
Interpreti: Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca,
Roberto Vecchioni, Angela Molina, Anna Galiena,
Eliana Miglio, Marina Rocco, Massimo Bonetti, Massimo Ciavarro
Uscita nelle sale cinematografiche: 5 Marzo 2015
Il romanzo di Margaret Mazzantini diventa film. Sergio Castellitto, marito della scrittrice, riporta anche questo “Nessuno si salva da solo” sul grande schermo, come aveva già fatto con altri romanzi della moglie (“Non ti muovere” e “Venuto al Mondo”). Collaborazione florida la loro che muovendosi sinuosamente tra mondo letterario e cinematografico sembra dare ottimi frutti.
Castellitto si dimostra un ottimo regista, rimanendo molto fedele al romanzo ma decodificandolo abilmente, rendendolo molto più scorrevole e “ordinato”. Mentre nel libro alcune parti della trama apparivano confuse e difficili da collegare tra loro, l’immagine visiva e il buon lavoro nel montaggio facilitano di molto il lavoro di ricamo allo spettatore. Emotivamente invece ci si perde completamente tra le parole dei protagonisti, vivendo i loro momenti intimi e sfuggendo dalle loro sfuriate. Ci si dimentica di essere lì sulla poltrona del cinema e ci si comincia ad interrogare sul proprio partner e su se stessi alla ricerca di analogie e dissonanze. E si sta lì a rimuginare, nella speranza di non riconoscersi nei loro comportamenti e dopo, di fronte ad una nuova consapevolezza, di poter fare la differenza. La sensazione è di stare su un tavolo operatorio con un chirurgo spietato pronto a tirar fuori tutto ciò che gli capita a tiro. Anestetizzati da un’impetuosa conoscenza di quello che è il dolore ci accorgiamo ben presto che la Mazzantini non ha intenzione di andarci piano e di mostrarci una realtà cruda e apparentemente senza speranza. I due innamorati sono lì a ferirsi mortalmente l’un l’altro, sfruttando le proprie debolezze, non potendo fare a meno di amarsi allo stesso tempo, consci che il vero mostro da sconfiggere è l’ambivalenza di un sentimento ormai privo di nome. E li si odia e ci si innamora di quei due protagonisti, che di difetti ne hanno da vendere e che nonostante tutto ci continuano a rimanere nel cuore, perché così tanto umani.
Jasmine Trinca, dopo la performance in “Miele” di Valeria Golino torna a rivestire i ben calzanti panni di d
Una colonna sonora ricca di artisti di tutto rispetto rispecchia inoltre una sensibilità musicale notevole. Leonard Cohen, Tom Waits, Sigur Ros, e chi ne ha più ne metta, ci accompagnano lungo i ricordi di questa storia martoriata, cullandoci e sferzandoci al momento giusto.
Anche quest’ultimo prodotto di Castellitto appare inesorabile, e solo ai più attenti sarà possibile cogliere del buono in un terreno così arido messo a disposizione. E se nessuno si salva da solo una cosa è certa, bisogna imparare a convivere con se stessi prima di potersi far salvare da qualcun altro. Altrimenti si finisce solo con lo stare male, insieme.
∼ Grove.