Magazine Tecnologia

Nessuno ti sfugge - Recensione - iPhone

Creato il 24 aprile 2014 da Intrattenimento

In concomitanza con l'uscita del film diretto da Marc Webb, ecco il tie-in mobile di The Amazing Spider-Man 2

Spider-Man è nato negli anni '60, dunque si tratta di un personaggio che ha accompagnato un bel po' di adolescenti e ognuno di noi può raccontare una storia differente su come si sia avvicinato al supereroe Marvel.

Nessuno ti sfugge
Nel caso di chi scrive, diciamo che le responsabilità sono attribuibili per metà ai fumetti pubblicati in Italia dall'Editoriale Corno, trovati spesso e volentieri in quelle improbabili buste-sorpresa perché le edicole di provincia non godevano di una distribuzione capillare come quella odierna; per l'altra metà al cartone animato del 1981, quello con i disegni che facevano il verso al tratto di John Romita e l'indimenticabile sigla cantata da Shuki Levy. Un rapporto nostalgico, insomma, che ha portato ad accogliere con entusiasmo le riduzioni filmiche dirette da Sam Raimi (in particolare la prima) per via della loro attinenza con lo spirito originale del fumetto, e allo stesso modo a disprezzare il recente (e fin troppo prematuro) reboot operato da Marc Webb. Ben voluto o meno, "The Amazing Spider-Man 2" arriva proprio in questi giorni nelle sale cinematografiche ed ecco puntuale il tie-in mobile realizzato da Gameloft, che parte dal lavoro fatto con il primo episodio per consegnarci, se possibile, un'esperienza non solo più ricca ma anche e soprattutto priva dei medesimi difetti, come gli evidenti cali di frame rate e una gestione problematica della visuale. Obiettivo centrato? Diciamo a metà.

Non c'è nemico che si salvi da te

L'impostazione di partenza di The Amazing Spider-Man 2 rimane un bel sandbox urbano, con la città di Manhattan liberamente esplorabile e un gran numero di brevi missioni a cui è possibile partecipare, spostandosi da un palazzo all'altro grazie alla ragnatela.

Nessuno ti sfugge
Il meccanismo di movimento, come per il primo episodio, si basa sulla pressione di un unico pulsante e risulta davvero ottimo, rendendo alla perfezione il dondolarsi con la tela e i salti da un appiglio al successivo, manovre peraltro rese più spettacolari da una certa cura nelle animazioni del protagonista. Le quest si dividono fra principali (blu) e secondarie (rosse), e vengono indicate sia sulla mappa strategica che nella grafica in-game, tramite l'espediente delle "luci verticali". Per accedervi bisogna semplicemente raggiungere la zona evidenziata, e affrontare quindi un combattimento con dei criminali di basso rango o una sfida a base di quick time event, oppure ancora veri e propri boss in cui dovremo affrontare villain come Electro, Kraven, il Goblin e Venom. Le missioni secondarie tendono a ripetersi e ciò si traduce in una certa monotonia dell'azione, specie quando il sistema di crescita del personaggio (piuttosto ricco e sfaccettato) fa riferimento al potenziamento di determinate abilità, operazione che prevede l'investimento di crediti che a quel punto dovremo procurarci effettuando un po' di grinding. Per fortuna questo è l'unico inconveniente di una formula che prevede gli immancabili in-app purchase solo per l'acquisto di costumi extra, del tutto irrilevante ai fini dell'esperienza.
The Amazing Spider-Man 2 - Trailer della versione mobile
Nessuno ti sfugge - Recensione - iPhone
The Amazing Spider-Man 2 - Trailer della versione mobile

In alto, più in alto

È proprio nei combattimenti che si nota un sostanziale miglioramento rispetto al primo The Amazing Spider-Man, ovvero la mancanza di quei crolli nel frame rate che rendevano le animazioni scattose e aumentavano a dismisura la confusione. In questo sequel l'azione rimane sempre fluida, il che consente di godersi gli scontri e finanche il sistema di contromosse "ispirato" ai Batman di Rocksteady.

Nessuno ti sfugge
Una soluzione, questa, particolarmente riuscita perché prescinde dalla visuale e ci mette in condizione di lottare senza preoccuparci di spostare la telecamera. Rimane infatti questo il punto debole del gioco: Spider-Man può librarsi da un grattacielo all'altro e sconfiggere i criminali facendo sfoggio di spettacolari mosse acrobatiche, ma muovere la visuale nelle operazioni "di fino" si rivela molto complicato e frustrante. È un peccato, perché alla fine dei conti sarebbe bastato evitare obiettivi "di precisione" per non incorrere in tale inconveniente o, meglio, "agganciare" automaticamente i bersagli sensibili nelle vicinanze. Al di là di questo limite, c'è ben poco di cui lamentarsi: ai colpi manca ancora un po' di "impatto" perché gli scontri risultino divertenti, è vero, ma c'è stato un potenziamento del comparto tecnico e svolazzare per Manhattan si rivela una pratica gradevolissima, peraltro priva degli effetti di pop-up che caratterizzavano il precedente episodio, con un buon livello di dettaglio generale, qualche tocco di classe (vedi i riflessi sulle vetrate dei grattacieli) e una drawing distance di tutto rispetto. Solo alcuni elementi vengono resi in maniera eccessivamente semplicistica, ad esempio l'atterraggio del personaggio dalle grandi altezze, privo di qualsiasi conseguenza. Ci è sembrato buono anche l'accompagnamento sonoro, grazie al discreto doppiaggio in inglese e a una colonna sonora coinvolgente, dal sapore cinematografico.

Pro

  • Tante missioni, tanti nemici
  • Ottima grafica e sonoro
  • Combattimenti ora fluidi e convincenti...

Contro

  • ...ma gli manca ancora un po' di "impatto"
  • Visuale macchinosa da gestire in determinati frangenti
  • Azione generalmente ripetitiva

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :