Sono comparsi all’improvviso. Dapprima è avvenuto in seguito a un terremoto devastante in Madagascar, poi hanno iniziato a sbucare ovunque.
Loro sono i mostri, creature gigantesche, grovigli di tentacoli eiettati da una massa centrale che in pochi hanno avuto la dubbia fortuna di vedere.
I mostri hanno attaccato e distrutto qualunque cosa a tiro. Che essi siano alieni o abomini usciti da un varco dimensionale è indifferente.
Le forze armate degli Stati Uniti hanno tentato di fermarli in ogni modo, finché si sono decisi a sganciare testate atomiche sul suolo nazionale.
Da allora sono passati diversi mesi. Parte del pianeta è ridotto a un deserto radioattivo, ma i mostri sembrano sconfitti.
Ma è davvero così?
Nests, di Barry Napier, è un singolare romanzo breve, una storia post-apocalittica che unisce le atmosfere di film come “The Day After” a quelle dei film sui Kaiju. Come se non bastasse, Nests ha inequivocabilmente qualcosa di lovecraftiano, e un plot twist che rende il tutto assai meno scontato rispetto ad altre trame di questo genere.
La storia procede grazie al punto di vista di Eric, un sopravvissuto come tanti, che insieme a Kendra e al suo neonato si trova ad affrontare le wasteland statunitensi in cerca di una delle “zone sicure” approntate dal Governo, poco prima della catastrofe.
Strada facendo incontreranno predoni e umane miserie, ma soprattutto constateranno che i mostri non sono stati del tutto sconfitti. I loro nidi stanno pian piano tornando a manifestarsi sul nostro piano d’esistenza, portando con sé misteri molto più complessi del previsto.
Nests è un buon romanzo, che funziona in un numero limitato di pagine, rinunciando a “spiegoni” e a momenti morti della narrazione. La costruzione dei due protagonisti principali è ben fatta, senza dover ricorrere agli infiniti background alla Stephen King (per carità, scritti benissimo, ma spesso ininfluenti ai fini della storia)
Forse il finale poteva essere particolareggiato con un poco di spazio in più, ma in fondo il risultato globale è positivo e funziona.
Terrò d’occhio Napier: il primo approccio alla sua scrittura non mi è spiaciuto affatto.
Se vi interessa sbirciare la sua ricca produzione, questo è il suo blog ufficiale.
Qui invece trovate le informazioni per comprare Nests, in versione cartacea o digitale. Attenzione: il libro al momento è disponibile soltanto in lingua inglese e tedesca.
Copertina dell’edizione tedesca.
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