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Net Ibridi

Creato il 10 dicembre 2014 da Pedroelrey

Sono stati pub­bli­cati ieri i risul­tati della set­tima edi­zione dell’indagine Demos & Pi dedi­cata al rap­porto fra gli ita­liani e l’informazione.

Il son­dag­gio è stato con­dotto da Deme­tra [mixed mode CATI-CAMI] nel periodo 19 — 22 novem­bre 2014. Il cam­pione nazio­nale inter­vi­stato, di 1365 per­sone sele­zio­nate attra­verso 17.134 rifiuti/sostituzioni, è rap­pre­sen­ta­tivo della popo­la­zione ita­liana con 15 anni e oltre per genere, età, titolo di stu­dio e zona geo­po­li­tica di resi­denza. I dati sono stati pon­de­rati in base al titolo di stu­dio [mar­gine di errore 2.7%]. 

Il mezzo tele­vi­sivo resta ampia­mente quello domi­nante anche come fonte d’informazione ma Inter­net è sal­da­mente al secondo posto anche se cer­ta­mente que­sto avviene non solo attra­verso i siti web dei quo­ti­diani online ma anche gra­zie a por­tali gene­ra­li­sti e social network. 

È da segna­lare però come il trend di cre­scita della Rete come mezzo d’informazione sia for­te­mente ral­len­tato.  Nell’ultimo anno, infatti, la cre­scita è stata limi­tata a 2 punti per­cen­tuali con­tro i 7 del 2013 rispetto al 2012. Dall’inizio dell’indagine, nel 2007, ad oggi la quota di coloro che si infor­mano online è pres­so­ché raddoppiata. 

I quo­ti­diani nella loro ver­sione car­ta­cea con­ti­nuano  a mostrare una ten­denza nega­tiva con una quota cre­scente di per­sone, rispetto alla pre­ce­dente rile­va­zione, che non li uti­lizza mai/meno di una volta al mese. Lo stesso dicasi per i settimanali.

Se la TV resta il canale attra­verso cui si infor­mano, rego­lar­mente, 8 per­sone su 10, con­ti­nua però la per­dita di fidu­cia, già emersa nelle pre­ce­denti edi­zioni della ricerca, nei con­fronti dei prin­ci­pali tele­gior­nali sia delle reti RAI che Mediaset.

Frequenza Mezzi d'Informazione Italia

Gli ita­liani sem­brano essere sem­pre più “net ibridi”. Se infatti la Rete come unico mezzo infor­ma­tivo resta appan­nag­gio di una ridotta mino­ranza, è cre­scente, arri­vando ad essere così per quasi la metà degli inter­vi­stati [44%], un uti­lizzo ibrido in cui si inte­gra almeno un media tra­di­zio­nale con l’online.

I “tele-centrici”, coloro per i quali la tele­vi­sione resta il mezzo d’informazione quasi esclu­sivo, pari al 23% del cam­pione, sono par­ti­co­lar­mente radi­cati fra gli elet­tori più “inde­cisi”. E ciò rende la TV deter­mi­nante in cam­pa­gna elet­to­rale. Per con­vin­cere gli elet­tori che deci­dono solo alla fine. 

Come segnala il Pre­si­dente di Demos & Pi nel com­mento alla ricerca, La sta­gione della “demo­cra­zia del pub­blico”, fon­data sulla tele­vi­sione [secondo la nota defi­ni­zione di Ber­nard Manin], in Ita­lia, non sem­bra, dun­que, finita ma si con­ta­mina con la dif­fu­sione della Rete. 

Siamo “net ibridi” sia in ambito infor­ma­tivo che in quello socio-politico. Il per­corso verso un’informazione, ed una demo­cra­zia, liquida è ancora lungo.

Net Ibridi


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