Non è una passeggiata, a cura di PassoBarbasso
Cartèllo
Derivato di carta.
Sostantivo maschile.
1. Avviso pubblico, su metallo, legno, plastica, per indicazioni stradali, pubblicità ecc.
Avviso mobile e spesso provvisorio, su cartone o altro materiale leggero, esposto in negozî, uffici, cantieri ecc., di contenuto vario.
Manifesto stampato a grandi caratteri per annunciare al pubblico spettacoli e simili; quindi: artista, cantante, attore di cartello, di grido, di gran fama, eccellente (il cui nome cioè è stato stampato in modo ben visibile sui cartelloni teatrali), oggi più comunemente cartellone.
Artista di cartello: molto noto, di richiamo.
Cartello di riserva: indica proibizione riservata di caccia.
Cartello di bandita: indica un luogo dove si alleva e si protegge la selvaggina e dove la caccia è vietata a tutti.
(estansione) Tavoleta di legno o cartone affissa a un’asta e contenente scritte varie che i dimostranti inalberano nei cortei, nelle riunioni e simili.
2. Scritta su legno, marmo o altro, in genere più modesta dell’insegna, che si pone sopra la porta delle botteghe, con il nome dell’esercente, del genere del negozio, delle merci in vendita ecc.; più comunemente detta targa.
3. Iscrizione sul dorso del libro.
4. Cartello di rotta: (aeronautica) foglio contenente le previsioni meteorologiche e il grafico in sezione verticale dei rilievi altimetrici relativamente a un dato percorso aereo.
4. Cartello di sfida: biglietto col quale un tempo si sfidava qualcuno a duello: il portatore, non trovando il provocato in casa, consegna il cartello a un fratello del cavaliere (Manzoni).
5. (antico) Libello infamatorio, che veniva affisso in luogo pubblico.
6. (antico) Scritto infamante che si soleva appendere al collo dei condannati.
7. (antico) Piccola targa con stemma.
Segnavìa
Composto di segnare e via.
Sostantivo maschile invariabile.
In alpinismo, contrassegno di itinerario costituito da una macchia (oppure da un rettangolo) di vernice colorata, per lo più rossa, e spesso accompagnata da un numero, che in montagna viene posto a brevi intervalli su tronchi d’albero o rocce per indicare l’itinerario agli escursionisti.
Durante un’escursione segnavia e cartelli a indicazione del percorso sono fonti di informazione preziosa, e chi li avvista per primo guadagna considerazione e riconoscenza presso i propri compagni di gita. Tuttavia, chiunque dica "guardate, lì c’è un cartello giallo" viene immediatamente irriso da tutti gli escursionisti a tiro di voce, che iniziano a cantare in coro: "con una scritta nera, diceva addio Bocca di rosa, con te se ne parte la primavera".