Non è una passeggiata, a cura di PassoBarbasso
Dirupàre
Derivato di rupe, col prefisso di-.
Verbo transitivo.
(antico) Gettare da una rupe, far precipitare dall’alto.
Verbo intransitivo (ausiliare essere) o intransitivo pronominale.
Scendere con impeto da una rupe o giù per le rupi di una montagna: Qual gran sasso talor … Ruinoso dirupa e porta e spezza Le selve (Tasso).
(estensione) Nel linguaggio alpinistico, cadere dall’alto precipitando.
Intransitivo pronominale.
(non comune) Diventare, essere scosceso.
Dirupàto
Derivato di rupe, propriamente participio passato di dirupare, nell’uso intransitivo pronominale.
Pieno di rupi, scosceso: terreno dirupato; costa dirupata.
Sostantivo maschile.
(antico) Dirupo.
Rùpe
Latino rūpe(m), della stessa radice di rumpĕre ‘rompere’.
Sostantivo femminile.
Balza rocciosa, ripida e scoscesa di un monte: cadere, gettarsi da una rupe.
Gli abitanti di Chiaromonte, in Lucania, nella Valle del Sinni, hanno un rapporto particolare con il sacro. Secondo un’antica leggenda, gettarono in un fosso un mistico locale, il ‘Beato Giovanni’, perché indispettiti dalle sue prediche. Per via di questo episodio, i Chiaromontesi sono conosciuti come ‘Dirrupa Sant’.
Passeggiate di dire
Quando va par che torni
Silvia Davini da Pisa riferisce di questa simpatica espressione utilizzata all’ombra della Torre Pendente per definire un comportamento titubante.
Sedicesimo libro, quinto indizio
Però, in fondo in fondo, la storia potrebbe essere il racconto autobiografico degli ultimi anni di vita del grande scrittore, tra traversie e alcool: un modo per raccontarsi e per rappresentarsi dignitoso e corretto nonostante la situazione disastrosa. Si tratta di una autobiografia reale o idealizzata? Beh, questo non lo so.