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Neup- Speciale Crea-Superga; Vezzolano; Conchiglie

Creato il 10 aprile 2015 da Chinalski

Non è una passeggiata, a cura di PassoBarbasso

Speciale Crea-Superga

Sacro Monte
Santuario costituito da varie cappelle, dedicate a misteri della fede o a episodi del ciclo cristologico o mariano, e disposte in un itinerario tematico in spazi aperti, su un’altura, in luogo isolato e dal rilevante interesse paesaggistico. In Italia questo complesso religioso è presente nel Centro e nel Nord, ma è in Piemonte e Lombardia che la presenza di Sacri Monti è straordinaria.
Lo scopo dei Sacri Monti, che si cominciarono a costruire in Italia a partire dalla fine del Quattrocento, fu all’inizio quello di offrire ai pellegrini un’alternativa più sicura rispetto ai viaggi in Terra Santa; poi divenne quello di offrire ai fedeli un percorso di meditazione e di preghiera che si snodasse attraverso la rappresentazione per immagini della Vita e della Passione di Gesù o di altri santi (Francesco, Carlo Borromeo), oppure di episodi del culto mariano.

Durante il nostro trekking visiteremo il Sacro Monte di Crea, nel territorio di Serralunga di Crea. Il Sacro Monte presenta un percorso devozionale in 18 stazioni dedicate alla vita della Vergine, più propriamente, ai "misteri" del Rosario.

Abbazia di Vezzolano 1

Lunistìzio
Con questo termine si definisce il momento di maggiore declinazione della luna durante la sua rivoluzione mensile.
Con lunistizio estremo superiore si intende invece il momento in cui la luna acquista la sua massima declinazione assoluta. Tale evento avviene ogni 230 mesi lunari, ovvero circa 18,61 anni.

L’abbazia di Vezzolano è stata costruita con particolari criteri di allineamento astronomici. Tra questi, degno di nota è l’allineamento della chiesa, che infatti la direzione del lunistizio estremo superiore. Conseguentemente, dalla finestra dell’abside della chiesa la luna è visibile solamente una volta ogni 18.61 anni. Il prossimo evento è previsto per il 2024.

Abbazia di Vezzolano 2

Jubé [dZu’be]
Voce francese, dal latino jube, propriamente prima parola della preghiera Jube Domine.
Sostantivo maschile invariabile.
(architettura) Termine francese divenuto di uso comune per indicare la tribuna su archi, che in Francia dal secolo XIII si usò costruire attraverso la navata principale delle chiese per isolare il coro, riservato ai monaci o ai canonici, dal pubblico dei fedeli. Lo jubè, spesso di pregevole architettura e scultura, prese in molti casi la forma di una galleria adorna di figure e bassorilievi, con altari esterni e una o più porte di comunicazione con la navata. In Italia questo elemento architettonico fu realizzato solo in chiese nell’area di confine con la Francia.

L’Abbazia di Vezzolano presenta al suo interno uno jubè istoriato con due ordini sovrapposti di decorazioni scultoree policrome: nella parte inferiore è rappresentata una serie di patriarchi, mentre in quella superiore si possono osservare episodi della vita di Maria.

Luoghi di dire

Quand Superga a l’à ‘l capel o ca fà brut, o ca fà bel
quand’l capel a l’à nen dal tut o ca fa bel o ca fà brut.
[Quando su Superga ci sono le nubi, si può prevedere il brutto oppure il bel tempo / quando invece le nubi non ci sono si può prevedere il bel tempo oppure quello brutto]

La Basilica di Superga, oggetto di questo proverbio lapalissiano, sarà la meta finale della tre giorni monferrina "Peregrinando da Crea a Superga".

Per un pugno di conchiglie

Ventinovesimo libro monoindizio

– Caldo, eh?
– Accidenti, sì. Cosa saranno? Almeno 200 gradi.
– Hai voglia, anche di più. Aspetta che guardo. Ecco qui: sono esattamente 233 gradi.


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