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Neup- Speciale Langhe- LANGA, RITTANO; Frasi

Creato il 26 maggio 2014 da Chinalski

Non è una passeggiata, a cura di PassoBarbasso

In occasione dell’escursione "Grande Traversata delle Langhe" prevista nel calendario barbasso per i giorni 31 Maggio – 2 Giugno, PassoBarbasso rende omaggio a questo territorio con due numeri monografici, il secondo dei quali verrà pubblicato domani.

Speciale Langhe

Lànga
Etimologia dubbia, comunque di origine preromana.
Sostantivo femminile.
(piemontese) Rilievo collinare o montuoso dal profilo allungato.
(estensione) Regione collinosa dalle tipiche dorsali assottigliate, in origine incolta e coperta di boscaglia,
(estensione) Territorio collinoso.

Lànghe
Regione collinare del Piemonte, all’incirca compresa entro il solco vallivo del Tanaro e quello della Bormida e delimitata a Sud dallo spartiacque alpino tra Piemonte e Liguria. Vi è situato il complesso di contrafforti, costituiti da terreni calcareo-marnosi, sui quali si coltivano i vitigni produttori dei noti vini piemontesi (barbera, nebbiolo ecc.). Le colline sono tipicamente solcate da larghe zone a calanchi, mentre i paesi che le costellano sorgono in posizioni pittoresche, per lo più elevate sulle colline, da cui emergono innumerevoli ruderi di antichi castelli e di torri.
La felice coesistenza di motivi paesaggistici, storici, letterari ed enogastronomici fanno delle Langhe una terra di grandi soddisfazioni per chi pratica l’escursionismo.

Rittàno
Voce piemontese di origine sconosciuta.
Anche ritàno
Sostantivo maschile.
(settentrionale) Conformazione tipica del paesaggio di alcune zone delle Langhe, costituita da una valle profondamente incassata fra due colline fittamente coperte di vegetazione e attraversata da un torrente. Il termine ricorre spesso nei romanzi di Beppe Fenoglio.

"Allora Johnny vide il grande rittano e l’additò. A sinistra di Castino l’enorme seno della collina si crepacciava in un angusto ma profondo rittano, cupamente orlato di vegeta­zione intisichita, che scendeva a precipizio fin quasi al pia­no di Belbo.
— Hanno un sacro terrore dei rittani, — disse Johnny, ma sbrighiamoci prima che ci avvistino coi binoccoli."
Beppe Fenoglio, da Il partigiano Johnny.

Frasi, non futilità

"A Giulio Einaudi, Torino.
Torino, 14 aprile 1942
Spettabile Editore,
Avendo ricevuto n. 6 sigari Roma — del che Vi ringrazio — e avendoli trovati pessimi, sono costretto a rispondervi che non posso mantenere un contratto iniziato sotto così cattivi auspici. Succede inoltre che i sempre rinnovati incarichi di revisione e altre balle che mi appioppate, non mi lasciano il tempo di attendere a più nobili lavori. Sì, Egregio Editore, è venuta l’ora di dirVi, con tutto il rispetto, che fin che continuerete con questo sistema di sfruttamento integrale dei Vostri dipendenti, non potrete sperare dagli stessi un rendimento superiore alle loro possibilità. C’è una vita da vivere, ci sono delle biciclette da inforcare, marciapiedi da passeggiare e tramonti da godere. La Natura insomma ci chiama, egregio Editore; e noi seguiamo il suo appello. Fatevi fare il Bini da un altro.
Cordialmente. C. Pavese"
Cesare Pavese, Lettere 1926-1950.

Ci piace pensare che Cesare Pavese, scrivendo questa lettera, avesse in mente gli spazi aperti delle sue colline.


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