Neuromarketing voi comprate con la vostra testa?

Creato il 16 aprile 2015 da Vivivegan


(immagine via Google)

Neuromarketing voi comprate con la vostra testa?

Fare la spesa è la cosa più banale del mondo, ci andiamo fin da piccoli e sappiamo che in un supermercato troviamo quello di cui abbiamo bisogno per soddisfare ogni nostra esigenza “alimentare” e non solo, ma è davvero così?

Stavo pensando alla spesa dell’altro ieri (insalata e cicoria dal contadino e lupini e farina di ceci al supermercato), e mi è tornata in mente la famiglia in coda alla casa che mi precedeva, ricordo ancora quel carrello pieno di roba che neppure prima di diventare vegan avrei mai acquistato!

Quindi mi sono fatta un ripassino sul neuromarketing, ovvero tutte quelle tecniche messe in atto nei supermercati piccoli e grandi, che ovviamente sono tutte mirate a far comprare di più ad ogni cliente, ora ve ne dico alcune e poi ditemi se vi ci ritrovate anche nel vostro supermercato

  • Ingresso del supermercato solitamente a destra o se centrale in ogni caso obbliga un percorso antiorario, con il quale si viene stimolati a livello neurale in quanto come noto tutti leggiamo da sinistra verso destra e nel caso del supermercato visualizzeremo più prodotti e quindi ne possiamo mettere di più nel carrello.
  • Angolo della frutta e verdura all’ingresso o immediatamente dopo, la vivacità dei colori stimola e mette tranquillità al cliente appena entrato, i prodotti della terra danno anche un’immagine “sana” al supermercato.
  • Musica di sottofondo dolce e rilassante, serve per far rallentare il ritmo, anche se si va di fretta è possibile che con uno stimolo di relax si rallenti e ci si trattenga di più al supermercato e ovviamente si prendono più prodotti.
  • Prodotti posizionati ad altezza d’occhio, i prodotti che vogliono rifilarci con maggiore intensità sono posizionati a circa un metro e mezzo, in quanto questo è il campo visivo più frequente.
  • Percorsi obbligati, spesso implicano il giro completo di tutto il supermercato anche se si deve acquistare un solo prodotto, poi alla fine del percorso ne sono sempre due o tre e più.
  • Per i bambini, le maggiori vittime, i prodotti sono posizionati in basso alla loro altezza, in questo modo possono afferrarli senza fatica e infilarli nel loro carrellino o quello della mamma.
  • Caramelle, ovetti e altre leccornie sono alla cassa, un’ulteriore stimolo nell’attesa del proprio turno per pagare, le vittime sono sia i bambini che gli adulti.

Queste sono solo una piccola parte delle strategie messe in atto in un supermercato, nulla è casuale, al contrario sono proprio i clienti a dire agli addetti al marketing cosa vogliono e dove, lo fanno ogni volta che usano la carta punti, o quella di credito, vengono scrutati dalle telecamere e studiati i comportamenti che poi danno vita a queste strategie per venderci tutto quello di cui non abbiamo bisogno.

Uno dei consigli migliori è quello di andare a fare la spesa con una lista e attenersi a quella, e di andarci sempre dopo aver mangiato, in questo modo possiamo resistere maggiormente alle trappole tentatrici che hanno messo in atto per venderci cose di cui non abbiamo bisogno.

A voi quanta roba in più riescono a rifilare ogni volta? 

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