I Neurosis, nel corso di una carriera tanto lunga quanto invidiabile per risultati e riconoscimenti, hanno influenzato e segnato profondamente gran parte della scena “post” (metal o core poco importa), si sono diramati in una serie di progetti solisti e collaterali, hanno vissuto almeno un paio di giovinezze, attraversato differenti stagioni musicali e sotterrato innumerevoli mode. In più, hanno continuato a produrre album interessanti e mai realmente deludenti, così che non avrebbe senso alcuno analizzare in maniera critica il loro nuovo lavoro se non alla luce della loro stessa discografia, perché appare davvero difficile operare confronti con un panorama che ben di rado regge il confronto e quasi sempre ne appare condizionato in maniera strutturale. Quindi, Honor Found In Decay va visto come tassello del Neurosis-pensiero e per questo solo discusso. Di certo è più introspettivo e (brutto termine) maturo dei suoi predecessori, appare più sofferto e meno rivoluzionario, in qualche modo più umano e “imperfetto”, ma è proprio in questo rivelare la natura più intima e dolente dei suoi creatori che risiede parte della sua bellezza e del suo fascino. Quasi si trattasse di mostrare il re nudo nella sua più intima essenza, di fare i conti con il tempo che passa e i fantasmi della propria esistenza. La foga si è tramutata in dolore, nel peso di portare una corona e nel bisogno di guardarsi dentro in modo totalmente onesto, senza l’urgenza di dimostrarsi capobranco o la necessità di stupire ancora. Il risultato è qualcosa di affascinante e ricco di sfumature, dall’incredibile carica emotiva e forte di un songwriting ancora capace di estrarre qualche colpo da applauso a scena aperta (“At The Well”, “Casting Of The Ages”, ciascuno scelga i suoi preferiti), nonché di procurare nuova carne saporita da lanciare in pasto alla fossa durante le esibizioni live. A tratti, sembra di essere tornati sull’asse A Sun That Never Sets/The Eye Of Every Storm, poco sembra mutuato da Given To The Rising, a partire da un suono che farà la gioia di qualcuno e lascerà dubbiosi altri, ma c’è anche qualche nuovo elemento, qualche piccolo esperimento che lascia intuire una possibile evoluzione, sempre che la band non decida di lasciare questo Honor Found In Decay a mo’ di testamento, perché davvero sbilanciarsi sul futuro dei Neurosis appare sempre più come il buttarsi senza paracadute. Vada come deve andare, la formazione di Oakland ha saputo ancora una volta creare un lavoro solido e complesso, ricco di fascino e capace di prendere posto senza remore all’interno di una discografia di tutto rispetto. Se, poi, ne rappresenti un punto massimo o minimo, onestamente a oggi poco conta e poco interessa, per cui preferiamo lasciare la risposta alle diatribe da bar, reale o virtuale che sia.
Tracklist
01. We All Rage In Gold
2. At The Well
3. My Heart For Deliverance
4. Bleeding The Pigs
5. Casting Of The Ages
6. All Is Found… In Time
7. Raise The Dawn