Mentre torno a casa dopo ogni notte tra sabato e domenica passata a casa di Mariachiara, passeggiando a piedi o aspettando il treno, mi riscopro sempre un po' filosofa e un po' borderline. In linea di massima sono gli unici momenti di vera introspezione che mi concedo in un'intera settimana, gli unici istanti nei quali sono veramente sola, abbandonata a me stessa con me stessa. Spesso fantastico. M'immagino cose. Sesso, spesso. Nudità ed orgasmi e mani e capelli e genitali. Un sacco di genitali. E seni, ovviamente, bellissimi seni sorridenti. Gufi; compleanni, poi. Sempre miei. Ultimamente c'è spesso questo pieno di amici e vino ed erba, in una casa piccola con un sacco di calamite attaccate al frigorifero; canzoni, poi. Altre volte racconto a me stessa la mia vita. Chi sono, quanti anni ho. Cosa faccio, chi sono le persone che mi stanno intorno, che ruolo hanno nella mia vita. Spesso mi accorgo che raccontandolo a me stessa imparo a convivere con queste cose, imparo a conoscerle. La domenica mattina per me ha il valore di una seduta dal migliore degli analisti. Tratto quest'abitudine come un guilty pleasure da godermi una volta a settimana appena, qualcosa che posso fare solo di domenica mattina e che mi aiuta a capire la settimana che ho trascorso ed a sopravvivere alla settimana che mi aspetta. Ma questo post è troppo emo, mi sento male! Volevo chiuderlo in modo un po' più tenero speculando un po' circa il fatto che il padre di Ruggero è stato eliminato da X-Factor prolungando la permanenza del mio amato Nevruz, ma non ce la faccio coi miei fratelli che si sparano Fullmetal Alchemist Brotherhood qua a fianco. E allora arrivederci e passate una buona settimana, il video è qui su e io vivibbì. Cieo.
Pubblicato da zeroschiuma | Commenti (18) Tag: fancazzate, cielo a vaniglia, fattore ics