A meno che nuovi rischi significativi non vengano trovati nei prossimi mesi, la sonda New Horizons diretta verso Plutone e le sue lune continuerà a mantenere la sua rotta iniziale stabilita del team dei ricercatori del progetto. Il pericolo rappresentato dalla polvere e dai detriti trovati nel sistema di Plutone è inferiore rispetto a quanto temuto inizialmente.
Il team di New Horizons ha recentemente completato 18 mesi di studio di potenziali pericoli da impatto, per lo più polvere creata da oggetti che hanno colpito i piccoli satelliti di Plutone. La sonda spaziale dovrebbe attraversare il sistema ad una velocità di circa 48 000 chilometri all’ora nel luglio 2015 quando si avrà il massimo avvicinamento al pianeta nano, fino a soli 12 500 chilometri dalla sua superficie. Le stime portano ad affermare che la proababilità che la sonda, mantendo la rotta attuale, possa avere un impatto con la polvere che circonda il sistema è inferiore allo 0,3%.
“Abbiamo trovato che la perdita della missione New Horizons a causa di un impatto con la polvere è altamente improbabile e ci si aspetta di seguire il timeline di base della missione che abbiamo affinato nel corso degli ultimi anni” ha affermato Hal Weaver, scienziato del New Horizons Project che lavora presso il Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory. “Saremo ancora pronti con delle timeline alternative nel caso in cui il rischio di impatto risulti essere maggiore di quanto stimato”.
Questi piani alternativi, chiamati Short for Safe Haven by Other Trajectories (SHBOTs) dovrebbero permettere, ad esempio, lo sviluppo di nuove informazioni raccolte dalla camera di New Horizons durante l’avvicinamento a Plutone o l’analisi dinamica della polvere scoperta. Questi piani indicano un percorso tutt’altro che facile per New Horizons.
Un piano, quello definito Generic Inner SHBOT, rappresenta in definitiva la traiettoria di base, ma con la sonda ruotata in modo che l’antenna affronti le particelle di polvere in arrivo. La configurazione di tale antenna, denominata Antenna-to-Ram (ATR), dovrebbe costituire uno sorta di scudo protettivo per la sonda stessa. Anche il Deep Inner SHBOT utilizza la protezione ATR, ma in aggiunta verrebbe a modificare la traiettoria delle sonda fino a circa 3000 chilometri dalla superificie del pianeta, dove la resistenza dell’atmosfera tende a spazzare la polvere persistente.
I manager di New Horizons hanno recentemente presentato uno studio approfondito del pericolo di impatto e, se necessario, i piani di migrazione (verso altre rotte) della sonda al NASA Science Mission Directorate Programme Management Council.
Fonte NASA/New Horizons: New Horizons Team Sticking to Original Flight Plan at Pluto – http://www.pluto.jhuapl.edu/news_center/news/20130614.php
Where Is New Horizons? – Dove si trova ora New Horizons – http://pluto.jhuapl.edu/mission/whereis_nh.php
Sabrina