Sono già passate più di due settimane dalla nostra impresa ma finora non ho avuto ancora il tempo di scrivere neanche due righe a riguardo.
Un po’ non c’è stato tempo e un po’ non ho ancora riordinato le idee per descrivere quello che ho provato durante quelle lunghissime 6 ore 05 minuti e 34 secondi!
Non so da dove iniziare…vorrei raccontarvi di quanto sia fantastica New York, di quello che abbiamo visto in quei giorni prima e dopo la maratona, darvi qualche consiglio su dove andare e dove mangiare l’hamburger più buono del mondo…ma le cose da dire sarebbero troppe, quindi ho deciso che in questo post racconterò solo della MARATONA…la MIA PRIMA MARATONA…A NEW YORK! Anzi mi sa che dividerò il racconto in più puntate… almeno non vi annoio troppo!
PRIMA PARTE:
Dopo mesi di allenamento il giorno tanto atteso è arrivato. La sveglia era stata fissata la sera prima alle 4.15 con il dilemma che fosse l’orario giusto visto il passaggio all’ora legale. Per fortuna tutto è andato bene e noi ci siamo svegliati elettrizzati come due bambini al loro primo giorno di scuola.
Sul pullman di Terra mia, direzione traghetto, siamo ancora tutti mezzi addormentati…quindi ci scambiamo giusto qualche saluto con chi conosciamo già e ci guardiamo intorno. La città dorme ancora…o quasi!
All’imbarco per il traghetto l’adrenalina inizia a salire…siamo in tantissimi, molti italiani. La cosa bella del podismo è la varietà delle persone che partecipa alle gare. Giovani (pochi) e meno giovani (molti), non tutti con fisici bestiali…ma tutti con una grande voglia di mettersi in gioco, di sfidare i propri limiti…e di VINCERE contro se stessi!
Statua della Libertà
Il viaggio in traghetto è abbastanza rapido…ed eccoci finalmente a Staten Island. Altri dieci minuti di pullman e ci siamo…siamo arrivati al villaggio partenza!
Ognuno ha un colore (azzurro, verde, arancione)…noi siamo “dutch” anche in questo…all’ interno di ogni colore 4 waves per i diversi orari di partenza (9.40, 10.00, 10.30, 11.00). Nei vari villaggetti allestiti per l’occasione the caldo e caffè annacquato, begels, acqua e wc…tantissimi wc…mi sembra di essere tornata a Tor Vergata nel 2001 in occasione della GMG…file interminabili di bagni chimici SEBACH…che ricordi!
A loop le indicazioni in diverse lingue su come organizzarsi per la partenza, dove lasciare il bagaglio e quando, e a che ora dirigersi ai cancelli della Start line…
Io e Ste, dopo un the caldo, ci sistemiamo in una zona tranquilla…Pizzolato il giorno prima ci ha consigliato di non andare a zonzo ma di risparmiare il più possibile le nostre energie…Ste trova un paio di cartoni isolanti sui quali sistemarci (anche in povertà sapremmo come cavarcela ) e rimaniamo lì con le nostre copertine fregate alla Austrian Airlines, in attesa …
Ale e Ste, congelati, in attesa della partenza
Fa freddo e c’e’ vento, le previsioni non ci hanno assolutamente azzeccato sta volta! Siamo abbastanza coperti, ma ci saremmo dovuti coprire di più…vabbè…4 ore…cosa vuoi che siano?!? Passeranno!
9.40 il primo colpo di cannone:partono i top runner…parte Valeria..che si classificherà quinta!
Sono emozionatissima sia per lei che per me! Go Vale Go! Fai vedere chi sei!!!
Ormai manca poco, iniziamo ad agitarci e ad avvicinarci. Nel frattempo per la cronaca io sono già andata in bagno 4 volte: l’ansia fa davvero brutti scherzi! Soprattutto a me! Durante una delle tante file per il bagno conosco un signore non vedente con la sua guida, anche lui oggi correrà la sua maratona. Inizio ad emozionarmi sempre di più.
pronti..partenza…VIA!!!!