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New York, consigli di viaggio.

Creato il 29 gennaio 2013 da Viaggiintelligentienoncari
New York consigli di viaggio Locali, itinerari e luoghi d'interesse da non perdere!
New York, consigli di viaggio.
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 Indice dei consigli:
  • Ristoranti :
    • Midtown - John’s Pizzeria” (260 W 44th St)
    • Brooklin Eights,  bar “Tazza (311 Henry street)
    • Upper East Side, “Poke Restaurant” (305 E 85th St)
    • Harlem, Amy’s Ruth” (113 W. 116th St.) 
    • East Village,  Tompkins Square, “Westville East” (173 Avenue A) 
    • Chelsea, “Le Grainne Café” (183 9th Avenue)
  • Luoghi d'interesse: 
    • Brooklin
    • Empire State Building
    • Rockfeller Center (Top of the Rock)
    • Museum of Modern Art (MoMA)
    • Metropolitan Museum
    • Frick Collection
    • Tenement Museum (Lower East Side, 108 Orchard Street)
    • diamante giallo da Tiffany (5th Avenue)
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Una delle poche cose gratis a NY, a parte l’aria che respiri: il traghetto che parte da Downtown e porta i pendolari a Staten Island costeggiando Ellis Island e la Statua della Libertà: nei week-end ovviamente  c'è poca gente e si sta belli larghi.

A NY non so perché abbiamo visto pochissimi McDonald; ci sono molte altre catene di ristorazione veloce, molto frequentate dagli impiegati a pranzo, dove ci si può nutrire a costi contenuti e con una qualità accettabile (secondo me non peggio che in Italia, per quel tipo di servizio…). 

Partendo da Brooklin, percorrere a piedi il ponte omonimo: passeggiata di mezz’ora circa ed è gratis. Munirsi preferibilmente di tappi per ler orecchie perchè il rumore che proviene dalla sottostante strada veicolare (la strada pedonale si trova più in alto) può disturbare la contemplazione del magnifico panorama.

Locali consigliati dalla Guida Routard, e testati positivamente: a Midtown, la grande “John’s Pizzeria” (260 W 44th St): pizze buone ma non eccezionali (però in Italia abbiamo mangiato ben di peggio) e porzioni XXL: il contesto archittetonico merita una visita, capirete perché.
Nei pressi dell’Historic district di Brooklin Eights (311 Henry street), il bar “Tazza”, molto gradevole, indicato per una pausa dopo aver visitato il quartiere .
Upper East Side, “Poke Restaurant” (305 E 85th St), giapponese, sembra frequentato soprattutto da gente di quartiere; piuttosto affollato.
Ad Harlem, il locale di cibo sudista (soul food) “Amy’s Ruth” (113 W. 116th St.); clima rilassato, è frequentato da clientela locale,  ovviamente di colore, a parte la domenica quando abbondano i turisti muniti di Guida Routard (come noi, per esempio) che creano un pò di coda. 
Nell’East Village, vicino Tompkins Square: “Westville East” (173 Avenue A), ambiente giovane ed adeguatamente vivace (o rumoroso, a seconda dei gusti).
A Chelsea, “Le Grainne Café” (183 9th Avenue), tipo bistrot alla francese; buona cucina, ancora mi ricordo la zuppa di cipolle gratinata..

Indubbiamente si gode una gran bella vista in cima all’Empire State Building, ma per vederlo di fronte e dall’alto, l’Empire, bisogna andare più a nord, in cima al grattacielo più alto del Rockfeller Center (Top of the Rock), un po’ meno affollato e leggermente meno caro (in entrambi i casi sono comunque  dollari ben spesi). Merita comunque salire anche sull’Empire. Noi ci siamo saliti di sera e la visione delle infinite luci di NY è indimenticabile. Inoltre pare che durante il giorno la fila sia molto, molto lunga. Noi, di sera, siamo riusciti a cavarcela con una ventina di minuti di coda.

Il Museum of Modern Art (MoMA) non ha bisogno di presentazioni; peraltro se si vuol approfittare della bella terrazza della Cafeteria al 5° piano, è consigliabile andarci a pranzo piuttosto presto (mezzogiorno va bene), per non doversi sobbarcare lunghe code.

Il Metropolitan Museum il venerdì e sabato chiude alle 9 mezza di sera, ottima occasione per godersi più a lungo un Museo formidabile, ma anche, nella bella stagione,  per andare  a bere una birra o un aperitivo al bar sulla terrazza, con vista imperdibile sul Central Park e lo skyline della città. Se sarete lì al tramonto di una bella giornata di sole, ancora meglio.

A poche centinaia di metri dal Metropolitan Museum, la Frick Collection, piccola e meravigliosa pinacoteca privata, lascito di Henry Clay Frick, un magnate dell' acciaio vissuto a cavallo fra ‘800 e ‘900. Una vera carogna,  fra l’altro: si veda in proposito il capitolo che Corrado Augias dedica al personaggio ne “I Segreti di New York”, libro di cui si raccomanda la lettura. Per disposizione testamentaria i quadri non possono mai lasciare la pinacoteca per essere prestati a mostre o musei in giro per il mondo. Quindi o li vedete là o non li vedrete per niente.

Se avete tempo, fra i numerosissimi musei “minori” di New York date la precedenza al Tenement Museum (Lower East Side, 108 Orchard Street): potrete entrare in uno dei numerosi palazzi fitti di minuscoli appartamenti che, a partire dalla fine dell’ottocento e fino a novecento inoltrato, ospitavano gli immigrati appena giunti a New York. Toccare con mano le condizioni in cui queste persone vivevano non vi lascerà indifferenti. Inoltre il negozio del museo è, in assoluto, uno dei migliori che abbia visto. 

Da vedere il diamante giallo da Tiffany, al piano terra della gioielleria omonima sulla 5th Avenue, reso famoso da Audrey Hepburn.

Leggete bene l’inglese? Comprate l’edizione domenicale del New York Times: 1-1,5 kg ca. di carta ed un numero imprecisato di inserti speciali, da leggere con calma nei giorni/settimane seguenti..
Noi non lo sapevamo e  per un attimo abbiamo pensato che l’edicolante ci avesse dato per sbaglio metà della pila di giornali!...

Ultimo consiglio pratico. Negli USA il concetto di “risparmio energetico” è molto diverso da quello europeo e vi troverete a dover affrontare temperature polari in qualsiasi locale chiuso (negozi, ristoranti, metropolitana, aereo) anche nelle mezze stagioni. Prendete esempio dai rappers e dotatevi di una felpa con cappuccio per proteggervi dalle correnti di aria gelida che vi colpiranno a tradimento nei luoghi più disparati. La felpa con cappuccio ed una giacca supplementare vi serviranno inoltre quando salirete sull’Empire o sul Top of the Rock, dove potrebbe esserci molto vento e fare piuttosto freddo.

Data viaggio: settembre 2011
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