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Philly!!!!!!!!! Phillly!!!!! I fan di How Met Your Mother sanno di cosa sto parlando! Oggi andiamo a Philadelphia. Lizzy ha studiato qui all’università e quando le abbiamo chiesto quale città era visitabile in giornata, ovviamente è stata la sua prima idea. Quando l’ho detto a mio fratello, laureato in storia, ho sentito l’emozione nella sua voce quando mi diceva di andare a vedere la Liberty Bell; succede sempre anche a me quando la gente mi dice che va da Tiffany a New York. “Dobbiamo andare a fare colazione da Tiffany domani” dico a Ramsey, “Non sarà troppo caro?!”, mi risponde. Ahahahahahah…Principiante! Lizzy ci ha prenotato online i biglietti per il pulman per Philly, tipo all’alba, e qui funziona che quando si arriva alla fermata ci si mette in fila e chi prima arriva meglio alloggia e se arrivi in prossimità della partenza potrebbero aver già dato via il tuo posto. Uguale: ci dobbiamo alzare ad un orario che dovrebbe essere illegale in vacanza. Nonostante tutto, però, il viaggio in pulman è stato abbastanza comodo e c’era anche il wi-fi libero, più di così!
Lizzy, che non è potuta venire con noi a malincuore perché lavora, ma mi ha stampato una mappa della città e mi ha spiegato nel dettaglio ogni posto che potremmo visitare, inclusi ovviamente Liberty Bell e Indipendence Hall, dove è stata firmata la Costituzione degli Stati Uniti. Arrivati a Philadelphia, noi, però, prima di buttarci nella storia, abbiamo deciso andare nel posto più prevedibile e tamarro di tutti: il Philadelphia Museum of Art . Si cari miei, la scalinata di Rocky! Ci credete che c’è anche un’inquietante statua di Stallone a ricordarlo?! Abbiamo anche deciso di fare i turisti fino in fondo e fare tutte le scale di corsa: Ramsey alla fine sembrava quasi rilassato e diceva che nel film sembrava una scalata impossibile, io ovviamente mi sono praticamente sdraiata a terra con un polmone collassato…. Almeno non sono caduta! Durante la corsa sono anche riuscita a perdere la mappa di Lizzy, ma per fortuna avevo memorizzato la strada da seguire quindi sono riuscita a continuare l’avventura. Ancora non riesco a credere che lui si stia fidando delle mie capacità di orientarmi!
Lizzy, oltre agli edifici storici, mi aveva anche consigliato di andare al Reading Terminal Market per mangiare la famosa CheeseSteak di Philadelphia e i prezzle della comunità Hamish e, con tanta gioia di Ramsey, un adorabile negozietto dove fanno vestitini a mano. Avrei comprato l’intero negozio! Verso tardo pomeriggio ricevo un messaggio da Lizzy dicendomi che sta uscendo prima dall’ufficio perché non si sente bene e non potrà raggiungerci per cena. A questo punto avrei dovuto capire che il peggio stava per accadere… Ignari di quello che ci aspettava nell’immediato futuro abbiamo continuato la nostra visita della città e verso sera ci siamo incamminati verso la stazione per tornare a NY. Mentre siamo sul primo treno, diretto a Trenton, NJ, comincio a non sentirmi tanto bene, ma penso che sia solo la stanchezza; la cruda realtà, però, è che nel tempo di prendere il New Jersey Transit diretto a Penn Station, mi è venuta la febbre. Ottimo! Tutto il resto è un po’ confuso: mi ricordo il viaggio infinito in treno, un tizio pazzo che urlava contro le voci nella sua testa e Ramsey che prima di lasciarmi nell’appartamento di Lizzy, mi ha portato da CVS per comprare una zuppa da mangiare e qualcosa da prendere per farmi passare la febbre. So solo che stavo così male che mi ha dovuto spiegare 6 volte come cuocere la zuppa e di fatto bisognava solo versarci dentro dell’acqua calda. Arrivata a casa ho scoperto che Lizzy era in condizioni quasi peggiori e che era così stanca che si era addormenta sulla scrivania in ufficio. Che sfigate!