Philosophy
Dal debutto della giovane Natalie Ratabesi alla guida di Philosophy di Alberta Ferretti, mai come questa volta l’Italia si riconferma terra di eccellenza nella formazione di designers. Non hanno deluso, hanno incuriosito e hanno portato una ventata di freschezza e un nuovo modo di intendere lo stile. L’Italia tiene alta la bandiera con Hache di Manuela Arcari: bolognese doc, non certo al suo debutto, ma con una lunga carriera alle spalle, la designer ci porta in una full immersion negli anni Novanta. Proporzioni oversize, sneakers ai piedi, per una nuova skater metropolitana, ribelle ed anticonformista.Giulietta
Giulietta
Pret a porter di netta ispirazione bon ton da Prete & Bruno. Il duo composto da Salvatore Prete e Bruno fanno rivivere icone del calibro di Catherine Deneuve. Una donna algida, raffinata ed altera, in tubini di tweed e lana bouclé. Fin qui nulla di nuovo: ma un sapiente dettaglio innovatore che fa la differenza, nell’uso di un’impalcatura in lurex che illumina e conferisce un allure moderna e preziosa alla raffinata semplicità dei capi.Prete & Bruno
Suggestioni della Beverly Hills più modaiola di Joie. Il brand californiano coniuga un gusto classico con dettagli bohémien. L’Essenzialità nelle linee dei pantaloni e nei tagli sartoriali dei blazer, si unisce al gusto per il dettaglio, dal pizzo alla seta al cachemire.Joie
Austerità in chiave moderna, quella vista invece da J Brand: tagli sartoriali in una palette cromatica neutra, con toni che spaziano dal nero al grigio al bianco.