Quando la cultura vuole essere accessibile in una ciottà che non riposa mai. C’è da prendere esempio da New York e dal suo Metropolitan museum (Met) che da luglio 2013, per la prima volta in oltre 40 anni, aprirà sette giorni su sette.
L’idea è del direttore Thomas Campbell. “Ogni lunedì chiudiamo le porte a migliaia di visitatori, e così non veniamo incontro al nostro pubblico”, ha spiegato Campbell al quotidiano New York Times.
Il Met aveva iniziato a chiudere i battenti nella giornata di lunedì nel 1971 per risparmiare, e proprio per motivi finanziari ora il direttore propone la riapertura, che porterebbe nuovi introiti al museo.
Facendo un po’ di conti, i vertici del Metropolitan hanno capito che la decisione gioverebbe parecchio alle casse della struttura. Soprattutto considerando il fatto che - secondo uno studio della società Nyc&Company – il turismo nella Grande Mela è cresciuto del 16,2% negli ultimi cinque anni.
E lo stesso è avvenuto per lo storico museo: nell’anno fiscale conclusosi a giugno ha registrato un record di entrate di 6,3 milioni di persone, 600.000 in più dei dodici mesi precedenti.
In passato il Met aveva già sperimentato qualche apertura straordinaria il primo giorno della settimana, per esempio in occasione della mostra “Alexander McQueen: Savage Beauty” nel 2011, offrendo ai visitatori dei biglietti al prezzo di 50 dollari per evitare le code. Per Campbell “l’apertura sette giorni su sette è una questione aperta per i direttori del museo”, e una decisione definitiva sulla faccenda è attesa nel giro dei prossimi mesi.
Un’idea da condividere che speriamo sia di esempio anche per altri musei, non solo americani.
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