La Borsa Usa parte male e finisce peggio
Fra i 30 titoli del Dow Jones solo Unitedhealth si salva dalle vendite, in calo Caterpillar, Chevron e Merck. Sul Nasdaq bene solo Micron Tech.
Un diluvio di vendite, che è proseguito nel dopo-Borsa, sui listini americani si sono visti solo “Sell”, e nell’ultima mezz’ora di contrattazione il Dow Jones ha perso oltre cento punti.
Insomma la seduta di ieri, quella dell’aumento dei tassi, sembra proprio sia stata dimenticata, oggi siamo tornati sulla terra, oggi la logica è tornata ad avere un senso, ma ha spiazzato molti investitori che pensavano che la volatilità, dopo la decisione della Fed, si sarebbe notevolmente ridotta.
Continua a scendere il prezzo del greggio, in forte calo anche le materie prime, in una simile situazione risulta difficile pensare ad una vigorosa ripresa economica ed i dati macro hanno confermato questo stato “confusionale” nel quale ci troviamo ormai da troppo tempo.
Positivi i dati per quanto riguarda il mercato del lavoro, con le prime richieste di sussidi alla disoccupazione inferiori alle attese, subito dopo però arrivava la doccia fredda del Philadelphia Fed crollato in territorio negativo (-5,9 punti) mentre gli economisti si aspettavano un aumento (+2 punti), e che dire poi del deficit delle partite correnti (-124,1 miliardi di dollari) un dato che non si riscontrava dal 2008. Migliore del consenso invece il Superindice (+0,4%) aumentato rispetto al mese precedente.
Questi livelli per gli indici a stelle e strisce rimangono molto elevati, non possiamo quindi rimanere tranquilli, il dollaro si è rafforzato arrivando in area 1,08 rispetto all’euro, ma le attese erano per un cross molto più basso qualora la Federal Reserve avesse agito come ha fatto (ossia aumentato i tassi), questa prudenza viene letta dal mercato azionario come un segnale di debolezza e la volatilità, quindi, non accenna a diminuire
Dow Jones (-1,43%) un solo titolo non ha ceduto alle vendite, si tratta di Unitedhealth (+0,33%)
Crolla per l’ennesima volta Caterpillar (-4,16%), forti storni anche per Chevron (-3,10%) e Merck (-2,52%).
S&P500 (-1,50%) un’ottima trimestrale premia Fedex (+2,02%) pur se occorre sottolineare la chiusura estremamente distante dal massimo di seduta. Positive anche Exelon (+0,61%) e Southern Co. (+0,39%)
Inferiori alle attese invece i conti di Accenture (-5,34%), continua il momento negativo di Norfolk Southern (-5,27%), ed è davvero senza fondo il crollo di Devon Energy (-5,20%).
Nasdaq (-1,35%) ancora un rimbalzino per Micron Tech (+1,78%), a seguire JD Com (+0,50%) quindi Henry Schein (+0,19%)
Ennesimo crollo per Wynn Resort (-6,84%) ed a proposito di titoli in difficoltà occorre citare il ribasso di Vimpelcom (-5,05%) dobbiamo invece parlare di prese di profitto per giustificare il ribasso di Check Point Software (-4,43%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro