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NEW YORK, NY - JUNE 21: ING Groep N.V. CEO Jan Hommen rings the opening bell at the New York Stock Exchange on June 21, 2012 in New York City. (Photo by Ben Hider/NYSE Euronext)

Da Pukos
NEW YORK, NY - JUNE 21:  ING Groep N.V. CEO Jan Hommen rings the opening bell at the New York Stock Exchange on June 21, 2012 in New York City. (Photo by Ben Hider/NYSE Euronext)

Buon recupero sul finale di seduta

Salgono i petroliferi, bene i produttori di beni di largo consumo, guadagna oltre un punto anche Apple. Pesanti ribassi per i bancari.

Un inizio di seduta disastroso, aveva fatto temere il peggio, un finale di seduta molto promettente, invece ha reso molto meno amara l’ennesima giornata nera per le Borse americane in questo inizio d’anno.

La buona performance dei titoli del comparto petrolifero alimenta qualche speranza per il futuro, anche se è meglio non farsi troppe illusioni, dal momento che il settore bancario continua a franare.

E’ però il Nasdaq a far segnare i ribassi più pesanti, ma anche questa non è una novità, l’indice tecnologico aveva stabilito i propri massimi assoluti lo scorso anno superando i livelli strabilianti raggiunti prima dello scoppia della bolla nel 2000.

E’ chiaro che occorre guardare con attenzione tutti i comparti, oggi hanno guadagnato i produttori di beni di largo consumo, cioè P&G e J&J, sono saliti due anticiclici come Coca Cola e McDonald’s, ma vanno segnalati soprattutto i rialzi di Apple e del settore petrolifero.

Seduta particolarmente positiva per Chevron che sembra aver visto il minimo lo scorso 20 gennaio ed ora pare avere la forza di tornare perlomeno sopra quota 90 dollari.

Preoccupa invece Visa e non frena la discesa Goldman Sachs, scesa oggi sotto quota 150 dollari, non accadeva dal luglio 2013, per i bancari un 2016 veramente terribile.

In una settimana avara di dati macro tutte le speranze quindi sono riposte in ciò che dirà Janet Yellen nelle audizioni davanti a Camera e Senato, non abbiamo dubbi che si comporterà da colomba, ma adesso al mercato non sembra più bastare neppure quello, quindi come minimo ci si attende l’annuncio di un rallentamento della fase di aumento dei tassi.

Dow Jones (-1,10%) gran balzo di Chevron (+3,75%) che si ferma ad un solo centesimo da quota 86 dollari. Va sottolineata poi la splendida performance di Procter & Gamble (+1,75%), sui massimi degli ultimi dodici mesi e si riprende immediatamente dopo lo scivolone della vigilia Johnson & Johnson (+1,45%)

Giornata da dimenticare per Visa (-5,27%), crolla ancora Goldman Sachs (-4,61%), male anche Home Depot (-3,93%).

S&P500 (-1,42%) finalmente trova un rimbalzo Conocophillips (+4,65%), bene anche Costco Wholesale (+2,10%) e Texas Instruments (+2,04%)

Sul fondo sempre i titoli bancari: Morgan Stanley (-6,90%), Bank of America (-5,25%) e Citigroup (-5,14%).

Nasdaq (-1,82%) comparti diversi in vetta alla classifica, svetta il colosso dei videogiochi Electronic Arts  (+1,48%) davanti al biotecnologico Celgene (+1,32%), quindi Apple (+1,05%)

Continua a scendere Nxp Semiconductors (-9,48%), ma hanno avuto una seduta shock anche Tesla Motors (-8,99%) e Western Digital (-8,61%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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