Magazine Scienze

New York Times svela protezione americana ai criminali nazisti

Creato il 15 novembre 2010 da Zonwu
New York Times svela protezione americana ai criminali nazisti
Vi stupisce il fatto che un rapporto di 600 pagine redatto dal Dipartimento di Giustizia americano racconti di come alcuni criminali nazisti (qualche centinaio) siano stati protetti in territorio statunitense? Non dovrebbe. Era una cosa ampiamente risaputa, e i cui risvolti più macabri e indecenti spesso bollati come teoria cospirazionista.
Ma il rapporto, rinvenuto dal New York Times in forma completa, mostra chiaramente alcuni risultati dell'Operazione Paperclip, nome in codice che identificava, nel corso di tre decadi, un'operazione per il reclutamento di scienziati nazisti allo scopo di ottenerne i risultati in campo medico, missilistico e bellico.
Sebbene si presume che siano stati oltre 10.000 i tedeschi deportati negli U.S.A., tra scienziati e le loro famiglie, il nuovo rapporto parla soltanto di oltre 300 casi. Ma tra questi ci sono nomi illustri.
Si parla infatti di Arthur L. Rudolph, scienziati nazista che dirigeva la fabbrica di munizioni di Mittelwerk. Rudolph venne portato negli Stati Uniti nel 1945 per poter sfruttare le sue conoscenze in campo missilistico, così preziose che lo scienziato è stato accreditato dalla NASA come il padre del razzo Saturn V, il razzo che portò il primo uomo sulla Luna.
Rudolph, prima della sua collaborazione con gli Stati Uniti, non si limitava a produrre razzi, ma sfruttava letteralmente il lavoro di schiavi alla fabbrica di Mittelwerk, dove venivano fabbricate le famigerate V2. Migliaia di "lavoratori" cechi, francesi, polacchi e russi morirono di malnutrizione, per assenza di cure mediche e per condizioni di lavoro massacranti all'interno della fabbrica missilistica diretta da Rudolph. Cosa non si fa per un la supremazia missilistica.
Ma non c'è solo Rudolph nel rapporto messo in luce dal New York Times: c'è anche Tscherim Soobzokov, un ex soldato delle SS il cui passato non compare da nessuna parte nei record della C.I.A. e dell' F.B.I., nonostante il Dipertimento di Giustizia abbia confermato che Soobzokov stesso dichiarò le sue connessioni con le SS al momento del suo arrivo negli Stati Uniti.
C'è poi il caso di Otto Von Bolschwing, collaboratore di Adolf Eichmann, una delle menti dietro allo sterminio egli ebrei. Nel suo caso, la CIA si mise all'opera per creare un dossier in grado di ridurre le sue responsabilità dirette nel caso che qualcuno si fosse accorto che il criminale nazista risiedeva sul suolo americano.
Oltre a questo, si parla anche del famigerato "oro nazista", sequestrato alle vittime dell'Olocausto. Ogni riferimento sembra essere stato cancellato dalla versione "revisionata" dal Dipertimento di Giustizia, ma il rapporto completo parla chiaramente di un acquisto di parte dell'oro effettuato dalla Svizzera.
E, per concludere in bellezza, c'è il caso di una figura ben nota ai più: nel tentativo di scoprire la sorte di Josef Mengele, il più noto scienziato pazzo della storia, soprannominato "Angelo della Morte" per i suoi esperimenti che superavano di gran lunga il limite della follia, il Dipartimento di Giustizia americano conservò parti del suo scalpo per effettuare analisi del DNA.
Analisi che rivelò che Mengele era morto in Brasile nel 1979, senza mai entrare negli Stati Uniti.
Gli esperimenti di Mengele, come l'esperienza missilistica di Rudolph e le conoscenza acquisite da altri criminali nazisti, furono di vitale importanza per l'avanzamento della tecnologia bellica americana. Come lo furono anche i risultati dei sadici esperimenti dell' Unità 731, il gruppo di sperimentazione giapponese che si divertiva a massacrare prigionieri cinesi sotto la direzione di Shiro Ishii.
Nazis Were Given ‘Safe Haven’ in U.S., Report Says

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :