NEWS. ANPA, ORA Hotels e il pasticcere ecuadoregno

Creato il 04 dicembre 2013 da Golfpeople

Articolo di Jacopo Angri Qualitytravel

La ristorazione e il turismo sono un’eccellenza e un bacino di posti di lavoro straordinario per il nostro Paese e con l’EXPO alle porte lo saranno ancora di più. Parte da queste linee guida il sodalizio tra la catena italiana ORA Hotels e ANPA – Accademia Nazionale Professioni Alberghiere, che da oltre vent’anni in Italia attiva corsi per formare risorse umane operanti nelle imprese turistico-alberghiere e ristorative.

La scorsa settimana, presso l’ORA Hotel City Milano Bresso, abbiamo potuto sperimentare di persona il metodo “Scuola Albergo” – già rodato in città come Roma, Firenze, Bologna, Napoli, Palermo, Torino – che consiste nel formare aspiranti lavoratori direttamente sul futuro posto di lavoro, l’hotel appunto. L’ANPA ha così trovato proprio nella struttura alle porte di Milano una sede fissa per i suoi corsi nel capoluogo lombardo, anche se la collaborazione tra le due realtà ha un ottica più lungimirante. Molti dei partecipanti ai corsi trovano proprio in ORA Hotels una base dove mettere in pratica le nozioni acquisite, attraverso stage con rimborso spese.

“Sono oltre il 60% – afferma orgogliosa la presidente ANPA Cristina Ciferri – i ragazzi che trovano lavoro dopo i nostri corsi, che sono uno specchio fedele della società globale d’oggigiorno. La presenza di stranieri è forte, arriva a superare il 70% degli iscritti”.

IL MOMENTO DELLA VERITÀ – Così, dopo un corso full immersion durato 45 ore e distribuito su quindici lezioni, guidati dagli Executive Chef Mattia Novellini e Ivan Broccaioli, 15 allievi provenienti da Italia, Romania ed Ecuador hanno presentato alla platea formata da importanti associazioni di categoria i loro elaborati. I piatti sono stati assolutamente apprezzati dalla giuria, ma ciò che è emerso ascoltando i candidati raccontare i loro piatti è stata soprattutto una grande passione per la ristorazione nelle sue declinazioni da Chef, Pasticcere e Barman.

Fa riflettere la testimonianza di un ragazzo ecuadoregno, impiegato come elettricista in un hotel italiano, che a furia di riparare guasti nelle cucine s’è innamorato della pasticceria e sta cercando di farla diventare il suo lavoro investendoci in prima persona. Ha risparmiato sul suo stipendio certamente non faraonico, ha puntato sulle possibilità del turismo e ora è a buon punto nella realizzazione del sogno. Se le nostre istituzioni imparassero da lui, sarebbe meglio per tutti.


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