Come ogni settimana eccoci con il consueto appuntamento che approfondisce le notizie più importanti riguardanti il mondo del cinema. La settimana scorsa vi abbiamo raccontato di Kit Harington come protagonista del primo film in lingua inglese di Xavier Dolan e ora vi aggiorniamo su altri due ingressi di lusso nel cast della sua prossima pellicola, The death and life of John F. Donovan. Due new-entry femminili, due premi Oscar: stiamo parlando di Susan Sarandon e di Kathy Bates. Si conoscono addirittura già i ruoli che interpreteranno: la Sarandon sarà infatti la madre del protagonista (Harington) mentre la Bates sarà la sua energica manager.
Così Dolan ha parlato dei due ruoli: “Il ruolo di Susan Sarandon per me è difficile, perché è molto vero. Il rapporto di mia madre con la mia vita attuale… anche se non sono famoso come il personaggio di Donovan, ora è diverso. Credo che tutti possano rispecchiarsi in questo, perché quando esci dal sentiero che è stato tracciato per te la gente che ti conosceva prima si sente minacciata, perché questo mette in discussione il loro valore. Kathy invece sarà l’epitome della manager molto efficiente, audace, veloce e stronza. Stiamo cercando di esplorare i cliché del cinema e del racconto americani. Sarà una decostruzione del mito del supereroe e di questo tipo di narrazione. Sono così eccitato di lavorare con queste due attrici straordinarie”.
Dall’audacia di un talento come Xavier Dolan al tormentato biopic su Steve Jobs. Dopo la mediocre versione con Ashton Kutcher del 2013, è in lavorazione anche un nuovo adattamento proposto inizialmente alla Sony, scritto da Aaron Sorkin e diretto da Danny Boyle. Grande confusione sui nomi degli attori che lavoreranno nel film, con Natalie Portman che qualche giorno fa ha dichiarato che non parteciperà al progetto e Jeff Daniels che invece interpreterà l’ex amministratore delegato di Apple, John Sculley. Tanti, troppi dubbi, a partire dal protagonista, dopo il rifiuto di Christian Bale e le titubanze di Michael Fassbender (e di Seth Rogen come co-protagonista). Se il nome di Danny Boyle come regista desta non poche preoccupazioni, così come la composizione del cast, una speranza è data dalla firma di Sorkin alla sceneggiatura, nome con cui lo stesso Daniels ha lavorato recentemente in Tv nell’acclamata serie The newsroom.
Dopo il clamoroso flop di Noah, Darren Aronofsky viene citato come il potenziale regista di numerosissimi nuovi film in cantiere: tra questi c’è anche The good nurse, pellicola che verrà prodotta dalla Lionsgate. Il film tratto dal libro di Charles Graeber, adattato per lo schermo da Krysty Wilson-Cairns, racconta la storia di Charlie Cullen, un infermiere serial killer arrestato nel 2003 e sospettato dell’uccisione di circa 400 pazienti (lui ne ha confessati finora 40). Dopo un’infanzia difficile e tentativi di suicidio, Cullen venne congedato dalla Marina ma poté lavorare tranquillamente in numerosi ospedali degli Stati Uniti. La prima sinossi descrive il film come “un dipinto, un intensissimo ritratto della follia e offre un urgente, terrificante racconto di omicidio, amicizia e tradimento”. Sarà questo il prossimo film di Aronofsky?
Chiudiamo con un altro interessante progetto, che riguarda l’impero dei fast-food di McDonald’s. Sembra infatti che John Lee Hancock, dopo essersi occupato della storia di Mary Poppins e Walt Disney in Saving Mr. Banks, possa ora lavorare a questa origin story sui generis. Secondo indiscrezioni il film dovrebbe intitolarsi The founder e racconterà la vita di Ray Kroc e il suo incontro con Mac e Dick McDonald, i quali negli anni ’50 gestivano il primissimo McDonald’s, un semplice chioschetto in California; la trama verterà proprio su come Kroc, impressionato dalle modalità con cui i due fratelli preparavano i loro piatti, rese quel piccolo business un impero da miliardi di dollari in tutto il mondo, estromettendo tra l’altro proprio gli stessi fratelli McDonald. Per il ruolo del protagonista sembra che sarà una lotta a due tra il ri-lanciatissimo Michael Keaton e Tom Hanks, che con Hancock ha lavorato proprio in Saving Mr. Banks. Scriverà la sceneggiatura Rober Siegel, che in passato si è occupato di quella di The wrestler e Turbo.
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