In Italia l ‘ investimento immobiliare è assolutamente sconsigliato in quanto le quotazioni non hanno ancora raggiunto il loro livello ottimale , stimato in almeno il 30% in meno rispetto ai prezzi attuali , anche per il mercato delle locazioni .
A confermare questa affermazione , espressa negli ultimi giorni , in alcuni precedenti articoli inviati , altri dati ufficiali pubblicati oggi , riguardanti l ‘ impressionante serie di fallimenti avvenuti nel corso del 2013 .
«Siamo preoccupati , terrorizzati dall’ andamento dell’ economia reale nel Paese e in particolare del Nord » .
Giorgio Squinzi lancia un nuovo grido d’ allarme sulla situazione del Paese , e torna ad incalzare il Governo sull’urgenza di misure per la crescita : vanno fatte, e «in fretta», ha detto il presidente di Confindustria, « perché non ho mai visto politiche e strategie costruite su macerie cercate con cura, quasi con ostinazione ». C’è in gioco la « sopravvivenza » del Paese . « Nei prossimi mesi qui , in pianura padana , lungo l’ asse del Po o lungo l’ asse della via Emilia , si gioca la partita per essere ancora il secondo paese manifatturiero d’ Europa ».
È esplicito Squinzi nel descrivere la situazione grave dell’ economia italiana , mentre parla al convegno della Fondazione Tempi ” Far ripartire il Nord per fare ripartire l ’ Italia “, a Sesto San Giovanni , una delle città simbolo del manifatturiero . « La questione settentrionale – che Squinzi ha sollevato già nel suo primo discorso da presidente di Confindustria – è la sindrome del motore che comincia a battere in testa al motore produttivo italiano ». Dall’ inizio della crisi , nel 2008 , a oggi i problemi che le aziende devono affrontare « sono ancora lì ». Una burocrazia non asfissiante , un fisco non invasivo , un costo del lavoro al livello degli altri Paesi industrializzati , infrastrutture « degne del secondo paese manifatturiero d’ Europa », un costo del denaro accessibile per finanziare gli investimenti , una digitalizzazione all’altezza dei nostri paesi competitori.
Dal 2008 la manifattura ha perso il 25% della produzione , i dati raramente sono positivi in misura sostanziosa .
Ma c’è un rischio che incombe : e cioè che « senza un sistema Paese e in assenza di una seria , incisiva , continuativa politica industriale anche la resistenza dei più forti venga meno e sarebbe il crollo dell’ intero castello » .
Ecco perché è urgente mettere mano al tema di quale politica industriale dare all’ Italia . « Altrimenti alla questione settentrionale dovremo aggiungere una questione internazionale : nessuno investe in un Paese dove per una licenzia edilizia occorrono tre anni , se hai la fortuna di ottenerla » .
Ciò che è in gioco , ha concluso il presidente di Confindustria , non è solo l’ evoluzione della questione del Nord : « Si pone una questione generale in termini di sopravvivenza » .
Nel 2013 i fallimenti hanno superato i 14.200 , il 14% in più dell ‘ anno prima . Allianz ha calcolato in un +10% le insolvenze espresse dal sistema industriale italiano un incremento pari a quello registrato dalla Grecia .
Il Cerved ha registrato nei primi nove mesi del 2013 oltre 50.000 imprese che hanno chiuso i battenti in via definitiva , il 5,2% in più rispetto al 2012 .
Nel 2008 prima del fallimento di Lehman Brothers le imprese italiane avevano ottenuto dal sistema bancario 62 miliardi di euro di finanziamenti , nel 2013 questa cifra si è ridotta a 30 miliardi di euro .
Negli ultimi cinque anni secondo uno studio di Prometeia e di Intesa Sanpaolo le imprese italiane hanno perso 137 miliardi di euro di ricavi aggregati .
A cura di Stefano Masullo
Classe 1964, laurea in Scienze Economiche e Master in Comunicazione, Marketing e Finanza, Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e dell’ Ordine Costiniano di San Giorgio, attivo nel settore finanziario dal 1984, già Rappresentante alle Grida alla Borsa Valori di Milano, autorizzato CONSOB, e Broker registrato al NASD a New York, è specializzato nella consulenza e gestione di patrimoni mobiliari ed immobiliari, nella finanza di impresa, nella pianificazione fiscale, nella comunicazione finanziaria e nella formazione. Ha iniziato a lavorare nella società Consulenti Finanziari SpA, creata da Pompeo Locatelli, in seguito, ha collaborato, per oltre un lustro, nello Studio di Agenti di Cambio Leonzio Combi, costituito a Milano nel 1907, uno dei più importanti in Italia. Dal 1995 fino alla vendita, avvenuta nel 2006, fondatore, presidente e azionista di riferimento, del gruppo di consulenza ed intermediario finanziario ex articolo 106 T.U.B., autorizzato Ufficio Italiano Cambi, Opus Consulting S.p.A., capitale sociale 625.000 euro. Socio fondatore, nel 1996, e tuttora segretario generale ASSOCONSULENZA Associazione Italiana Consulenti di Investimento la prima ed unica associazione di categoria riconosciuta a livello istituzionale in Italia; è inoltre socio fondatore, nel 2008, e segretario generale ASSOCREDITO Associazione Italiana Consulenti di Credito Bancario e Finanziario di cui è presidente Luigi Pagliuca, già presidente del Collegio di Milano e Lodi dei Ragionieri Commercialisti . Rettore Università ISFOA di Lugano, autore di oltre 300 pubblicazioni e di 22 best sellers aziendali, di cui uno, nel 1998 , adottato dall’Università Bocconi di Milano; opinionista presso i più importanti media di settore, quali CNBC Class Financial Network e Bloomberg Television, è stato chiamato come relatore, in Italia ed all’estero, da prestigiose istituzioni quali Marcus Evans, Istituto di Studi Bancari, ISTUD, IUAV Università di Venezia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; nel 2002 ha realizzato il primo libro dedicato al Consulente di Investimento. Autore nell’ ottobre del 2001, del primo testo dedicato al Bahrein, è direttore editoriale delle prima rivista svizzera di finanza islamica, Shirkah Finance, risultando uno dei principali esperti italiani del settore; direttore responsabile della testata internet di finanza www.trend-online.com , è altresì fondatore e direttore responsabile della rivista leader assoluta ed incontrastata nel proprio segmento di riferimento , Golf People Club Magazine , in passato vice direttore del magazine dedicato al lusso World & Pleasure Magazine e direttore editoriale Family Office: Patrimoni di Famiglia, la prima rivista italiana multimediale, internet e cartacea, specializzata nella tutela e conservazione dei patrimoni di famiglia . Ha svolto incarichi direttivi o consulenziali in gruppi bancari, assicurativi, finanziari, industriali quali: , Norwich Union, CIM Banque, Broggi Izar, Henderson Investor, Fleming, Corner Bank, Lemanik, Nationale Nederland, Banca Popolare Commercio Industria, 81 SIM Family Office SpA , Prudential Vita, Banca Popolare di Milano, Cassa di Risparmio di Cento, Cassa di Risparmio di Perugia, Socièté Bancarie Priveè, Liberty Financial, FMG Fund Marketing Group, Credito Italiano, IW Bank, ING Group, Colomba Invest SIM, MPS Banca Personale .