News. indice fit di febbraio

Creato il 10 febbraio 2014 da Golfpeople

Indice IFIIT di Febbraio elaborato da Paolo Gila, socio ordinario Assoconsulenza Associazione Italiana Consulenti di Investimento www.assoconsulenza.eu IFIIT INDICE DI FIDUCIA SUGLI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA La misura della propensione agli investimenti in innovazione tecnologica INDICE DI GENNAIO 2014 ( RILEVAZIONI GENNAIO )

INDICE DI FIDUCIA SUGLI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA

La misura della propensione agli investimenti in innovazione tecnologica

I M R

IFIIT MONTHLY REPORT

INDICE DI FEBBRAIO 2014 (RILEVAZIONI GENNAIO 2013)

Pubblicazione 10    FEBBRAIO 2014

Numero di sintesi del mese:

32,50

“L’impresa è per eccellenza il luogo dell’innovazione e dello sviluppo”

- Joseph A. Schumpeter -

1) I DATI

Quadro di sintesi dei dati rilevati nel mese

  • Battuta d’arresto per l’Indice Ifiit, che segna il passo dopo una tendenza alla lenta risalita del clima di fiducia. Il valore di sintesi dell’Indice scende dai 32,80 punti del mese di gennaio agli attuali 32,50, appena al di sopra dei 32,40 punti registrati a dicembre.
  • Si contrae la propensione ad investire anche nel mondo industriale e manifatturiero.
  • Le aree geografiche dove la fiducia verso gli investimenti innovativi è più alta sono la Lombardia, il Triveneto e l’Emilia Romagna.
  • Si conferma che sono soprattutto le medie e le grandi aziende internazionalizzate il segmento più vivace e attento alla dinamica innovativa.
  • In sofferenza si mostrano le categorie professionali, il settore edile e le micro-imprese.
  • Resta alta e superiore alla media la propensione ad investire in innovazione tecnologica nei settori del lusso, nella meccanica, nel comparto aeronautico e in quello farmaceutico.
  • Nella media i comparti bancario, assicurativo, dell’energia e delle telecomunicazioni.
  • Nella media – ma con una tendenza al ridimensionamento – i settori della moda e dell’abbigliamento, della manifattura generica.
  • Restano infine molto deboli i comparti dell’edilizia e del commercio, insieme all’agricoltura e all’industria estrattiva.
  • La maggior parte degli intervistati del campione di riferimento di Ifiit è convinta che si stia allargando il gap di competitività tra il nostro sistema-Paese e quello delle altre nazioni europee più avanzate con le quali siamo chiamati a confrontarci.

2) IL COMMENTO

Una propensione intimorita dall’incertezza politica

La platea imprenditoriale appare stretta in una morsa. Da una parte sta cogliendo i segnali di una ripresa del ciclo economico a livello internazionale che, pur senza robuste convinzioni, appare via via sempre più incoraggiante. Dall’altra viene costantemente depressa dalle inadempienze della sfera politica nazionale, che mostra tutte le sue lacune e incapacità. Non è solo e tanto il carico burocratico e il peso fiscale a generare indifferenza e malumore nella base imprenditoriale e professionale, quanto la mancanza di una visione strategica di medio e lungo periodo. E’ questa la condizione che consente di poter avviare e pianificare investimenti in grado di smuovere la palude nella quale il Paese sembra essersi arenato. Sulla base dei contatti e delle rilevazioni mensili appare in tutta evidenza come la volontà di avviare o innovare attività rimanga ancora rattrappita in attesa di nuove e più confortanti notizie.

3) DAL MERCATO

DA BEI E INTESA SANPAOLO 240 MILIONI DI EURO PER OCCUPAZIONE GIOVANILE, START-UP INNOVATIVE E PROGETTI SOCIALI

Con due distinti e innovativi progetti di finanziamento la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e Intesa Sanpaolo hanno varato un piano per destinare 240 milioni di euro al tessuto produttivo italiano. Si tratta di a) una linea di credito di 120 milioni di euro per l’occupazione giovanile nelle PMI e Mid Cap, oltre che a sostegno della nascita e allo sviluppo di start-up innovative e b) prestiti per 120 milioni di euro per il finanziamento di investimenti di piccole e medie dimensioni nel settore sociale.

a) Fondi per l’occupazione giovanile

L’operazione, del valore complessivo di 1200 milioni di euro, arriva a sette mesi dal Consiglio europeo di Bruxelles del giugno 2013 centrato sulla lotta alla disoccupazione giovanile. In quell’occasione, i Capi di Stato e di governo dei Paesi dell’Unione europea chiesero alla BEI, che della UE è il braccio finanziario, l’attivazione «senza indugio » di tutti gli strumenti possibili per arginare il fenomeno crescente della disoccupazione soprattutto tra i giovani.

La linea di credito di 120 milioni di euro della BEI sarà veicolata da Mediocredito Italiano, il polo della finanza d’impresa del gruppo Intesa Sanpaolo, a PMI, Mid-Cap e Start-up innovative al fine di favorire la nuova occupazione nella fascia di giovani compresa tra i 15 e i 29 anni di età e lo sviluppo di una nuova cultura imprenditoriale maggiormente favorevole all’innovazione.

“Sono particolarmente orgoglioso di questa operazione con Intesa Sanpaolo, il primo di una serie di prestiti con il sistema bancario italiano che rientra nel programma BEI Jobs for Youth. Dopo la richiesta del Consiglio europeo dello scorso giugno, avanzata con un forte impulso del Governo italiano, tali finanziamenti rappresentano al meglio la capacità delle Istituzioni europee di dare risposte rapide e concrete all’emergenza sociale della elevatissima disoccupazione giovanile”, ha commentato il Vicepresidente della BEI Dario Scannapieco.

“E’ per noi motivo di soddisfazione essere il primo partner europeo della BEI sia per i volumi di attività, sia per la diversificazione dei settori di intervento a favore delle imprese italiane”. Ha commentato Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo. “In particolare, con questo accordo Intesa Sanpaolo mette a disposizione strumenti e risorse che potranno consentire al nostro tessuto imprenditoriale di rinnovarsi attraverso l’impiego di giovani e la nascita e lo sviluppo di realtà improntate all’innovazione. In tal modo – ha concluso Messina – intendiamo promuovere e sostenere un contesto economico che deve individuare in innovazione e dinamismo, i fattori e le motivazioni capaci di trattenere i giovani talenti nel nostro Paese, far ripartire la produttività e recuperare redditività”.

Nel dettaglio, possono beneficiare dei prestiti le PMI (fino a 250 dipendenti) e le Mid-Cap (tra 250 e 3.000 occupati) che rispondono almeno a uno dei seguenti requisiti:

  • hanno assunto almeno un lavoratore (tre per le Mid-Cap) di età compresa fra i 15 ed i 29 anni nei sei mesi precedenti la domanda di prestito o lo assumeranno nei sei mesi successivi;
  • offrono programmi di formazione professionale per i giovani, o stage/programmi di formazione per i giovani;
  • hanno stipulato un accordo di cooperazione con un istituto tecnico o scuola o università per impiegare giovani (per esempio durante stage estivi);
  • presentano un assetto proprietario in cui la maggioranza del capitale (oltre il 50%) è detenuto da giovani sotto i 29 anni;
  • rientrano nelle previsioni della legge 99 del 2013 sulla promozione dell’occupazione giovanile.

Possono altresì beneficiare dei prestiti le start-up innovative che soddisfino la sezione IX del DL 179/2012, relativa a determinati requisiti fra i quali:

  • la start-up innovativa è costituita e svolge attività d’impresa da non più di 48 mesi;
  • ha la sede principale dei propri affari e interessi in Italia;
  • ha, quale oggetto sociale, esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi al alto valore tecnologico.

b) Fondi per il settore sociale

Sarà inoltre perfezionata nei prossimi giorni una linea di credito da 120 milioni di euro dedicata al finanziamento di investimenti di piccole e medie imprese nei settori sanitario e dell’istruzione, nonché altri investimenti ammissibili nel contesto di programmi di rinnovamento urbano. Sarà Banca Prossima – l’istituto del Gruppo dedicato al nonprofit – a veicolare le risorse BEI nel tessuto produttivo italiano di riferimento.

  • Ifiit è un marchio registrato a livello comunitario
  • IMR – Ifiit Monthly Report è coperto da Copyright dal 2007

Ifiit è l’Indice di Fiducia sugli investimenti in innovazione tecnologica, accreditato presso il Ministero dello sviluppo economico e l’Agenzia dell’Innovazione.

Ifiit Monthly Report è una sintesi di un’attività di ricerca sulla fiducia in investimenti tecnologici che mensilmente viene effettuata su un campione qualificato e rappresentativo dell’economia italiana.

Lo staff di Ifiit si avvale di un Focus Group, costituito in prevalenza da operatori qualificati e da esperti accademici, per l’interpretazione dei dati e delle tendenze. Per le sue caratteristiche di indice di fiducia, Ifiit si presta ad essere consultato anche come strumento previsionale dei cicli economici.

Indice Ifiit Via Pisanello 8 20146 Milano

Supervisor Paolo Gila


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