Era il 2005 quando pensammo al nome da dare alla nostra neonata società. Il termine Luxury non era ancora pesantemente utilizzato come lo è negli ultimi anni ma ideammo comunque “Luxury & Tourism”.
Il termine Luxury viene ormai comunemente usato in tutti i comparti e, a mio avviso, questo eccessivo utilizzo ne ha in realtà un po’ storpiato l’essenza.
Parlando di immobili – settore che forse conosco più di altri – mi sono chiesto molte volte quale sia l’unità di misura del “Luxury”. La dimensione? La Location? I rubinetti d’oro (come si fantasticava un tempo )? La vista mare?
Secondo voi è più lussuoso un monolocale vista mare o una bellissima villa unifamiliare a 10 minuti dal mare ma in un contesto con piscina privata, campo da golf e altri servizi di altissimo livello?
Da molti anni mi sento ripetere da molti clienti che la vista mare è determinante ma, credetemi, non è sempre così.
Come dicevo sopra, il lusso non si misura solamente in metri quadrati, in vista mare, in qualità delle rifinitura ma, spesso, la vera esclusività dell’immobile è data da ciò che sta “attorno” allo stesso.
Il vero Luxury, a mio avviso, è dato dall’esclusività e dalla qualità dei servizi, che per l’appunto spesso “cozza” con i grandi numeri.
In Repubblica Dominicana abbiamo due bellissimi esempi: Casa de Campo e Punta Cana.
In entrambi i casi le bellissime ville, eccezion fatta per pochissime, non sono ubicate direttamente sul mare ma, sfido chiunque, a dimostrarmi che i due contesti non sono Luxury. Questi due progetti sono la dimostrazione che il vero Luxury è dato dall’esclusività e da ciò che sta “attorno” all’unità immobiliare (leggasi servizi).
Al prossimo appuntamento
Gianluca Santacatterina
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