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News. rassegna stampa informazioni immobiliari

Creato il 16 settembre 2013 da Golfpeople


Anno XIII Numero 64
- Venerdì 13 Settembre 2013

Mutui: più garanzie per i clienti dall’Europa

di Pierpaolo Molinengo

Clienti delle banche più consapevoli grazie all’Europa
«La crisi dei subprime negli Stati uniti e la bolla sulle abitazioni in UE, hanno causato vere e proprie tragedie – ha spiegato l’eurodeputato Antolín Sánchez Presedo -. Persone incapaci di ripagare i loro prestiti a causa delle oscillazioni del mercato immobiliare, hanno perso le loro case. Vogliamo fare in modo che i nostri cittadini siano più protetti in futuro, specialmente quando non possono permettersi di ripagare un mutuo».
Proprio per questo arrivano le nuove regole europee sui mutui. Il 10 settembre l’Europarlamento ha approvato una risoluzione che porterà notevoli cambiamenti nel settore mutui di tutta l’UE, anche se ancora ci vorrà del tempo perché tali novità siano a regime.
I cambiamenti arriveranno nel momento stesso della stipula del contratto di finanziamento: le banche dovranno fornire moduli standard per illustrare nel dettaglio i rischi del mutuo, i suoi costi totali, le possibili variazioni dei tassi di interesse; importante l’introduzione dell’obbligo del “periodo di riflessione” di una settimana tra la fornitura delle informative tramite il prospetto e la firma del contratto di mutuo.
Prosegue Sánchez Presedo «prestatori e intermediari dovranno rispondere a criteri e qualifiche minime e i consumatori saranno maggiormente informati sui costi e le conseguenze del mutuo, oltre ad essere più protetti nel caso in cui dovessero non riuscire a pagare. Il pignoramento, infatti, non può essere la prima opzione appena sorgono problemi. Penali e arretrati saranno poi limitati ai costi effettivamente sostenuti dal prestatore. Nel caso in cui ci fossero debiti anche dopo il pignoramento, gli stati membri dovranno comunque assicurare condizioni minime di vita».

Torino, al via il progetto
della Continassa

Il progetto ambientale per l’area della Continassa è stato approvato dalla Giunta comunale di Torino. Si tratta dei lavori di demolizione e di bonifica, da effettuare nell’area ceduta alla società Juventus Fc, che devono precedere l’avvio del cantiere per le nuove opere.
La progettazione è stata realizzata da tecnici incaricati da Juventus Fc, così come la società sportiva effettuerà in proprio i lavori previsti dal progetto. L’onere delle opere spetta alla Città: il loro finanziamento sarà scomputato dagli oneri di urbanizzazione per una cifra complessiva di 1,3 milioni di euro.
Il progetto ambientale è stato sottoposto alla verifica da parte degli uffici tecnici comunali per una valutazione sia tecnica sia economica delle opere previste.

Sorpresa: torna a crescere la domanda di mutui

Dopo l’inaspettata sorpresa del primo segno positivo da 2 anni e mezzo a questa parte, registrato in luglio, la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane anche nel mese di agosto appena concluso si conferma in crescita, facendo segnare un incoraggiante +4,1% rispetto al dato dell’agosto 2012: che sia il segnale di una inversione di tendenza dopo aver toccato i minimi storici nella prima parte dell’anno?
«La contrazione nei volumi di richieste rimane ancora molto pesante se confrontata con il dato registrato nei primi 8 mesi degli anni scorsi ma la dinamica negativa si sta progressivamente attenuando, lasciando intravedere qualche timido segnale di ripresa – commenta Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF – Piuttosto, il dato positivo rilevato sia a luglio sia ad agosto colpisce in quanto anche nel primo semestre del 2013 la domanda si era confermata essere decisamente debole e selettiva, scontando la perdurante fragilità del quadro congiunturale». Dall’analisi condotta da CRIF risulta anche che l’importo medio richiesto ad agosto è stato pari a 126.167 Euro, confermando una sostanziale stabilità rispetto ai dati rilevati nei 7 mesi precedenti, mentre nell’aggregato dei primi 8 mesi dell’anno è risultato essere pari a 127.779 Euro (erano 131.746 Euro nei primi 8 mesi del 2012).
Analizzando la distribuzione in funzione dell’importo, nei primi 8 mesi del 2013 si conferma la preferenza verso le fasce più basse, con oltre il 75% delle domande di mutuo che presentano un valore inferiore ai 150.000 Euro, coerentemente con la contrazione dei prezzi degli immobili residenziali registrata negli ultimi mesi.
Per quanto riguarda la durata dei mutui richiesti, invece, la classe compresa tra i 25 e i 30 anni continua ad essere la preferita dagli italiani (28,4% del totale, anche se in calo di 2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo 2012).

Consumi: a luglio crollo finito

L’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra, a luglio 2013, una diminuzione del 2,0% in termini tendenziali e una variazione nulla rispetto a giugno. In termini di media mobile a tre mesi l’indicatore, corretto dai fattori stagionali, segnala una stabilizzazione. L’assenza di variazioni congiunturali negative per tre mesi consecutivi è un fenomeno che non si rilevava dall’estate del 2011.
Le dinamiche rilevate dall’ICC sono in linea con quanto mostrato da altri indicatori. Le informazioni ad oggi disponibili portano a ritenere che, all’inizio dell’estate, l’economia italiana abbia raggiunto il punto di minimo del ciclo economico. Nei primi sette mesi dell’anno in corso l’indicatore ha registrato una flessione del 3,7% a fronte del 3,2% registrato nell’analogo periodo dello scorso anno.
Occorre, dunque, guardare a questa fase con molta attenzione perché la fine della riduzione dei consumi non delinea automaticamente un profilo di ripresa a breve termine.
I deboli segnali di miglioramento rilevati sul versante produttivo – indice della produzione industriale, ordinativi e grado di utilizzo degli impianti – non sembrano preludere, nell’immediato, ad una fase di ripresa dell’economia con effetti rilevanti sull’occupazione, sui redditi e di conseguenza della domanda per consumi.
In questo contesto è più che mai necessario che la politica economica sia orientata a sostenere gli impulsi positivi che provengono dall’economia reale, al fine di promuovere, nel 2014, una crescita più sostenuta rispetto a quanto garantito dagli andamenti inerziali. In linea con l’emergere di segnali meno negativi è proseguita, nel mese di agosto, la fase di recupero del sentiment delle famiglie e delle imprese.
La presenza di un contesto congiunturale che, seppure ancora molto difficile, presenta elementi meno negativi rispetto ai mesi precedenti non ha attenuato le difficoltà presenti nel mercato del lavoro. A luglio, infatti, si è registrata, in termini congiunturali, una sostanziale stabilità dell’occupazione diminuita di 1.000 unità rispetto a giugno.

Dal 1 settembre sono entrate in vigore le nuove regole
che li tutelano dalla sospensione delle utenze

Federconsumatori segnala che le aziende non potranno più sospendere la fornitura ai clienti senza aver preventivamente inviato loro la dovuta comunicazione nei tempi utili per mettersi in regola.
È quanto stabilito dalle nuove regole dell’Autorità per l’energia in vigore dal 1 settembre.
I cittadini che risultassero morosi (che sono in forte aumento a causa della crisi e del caro bollette), prima di vedersi sospendere la fornitura, dovranno ricevere una raccomandata con la comunicazione di messa in mora, in cui sia evidenziata chiaramente la data precisa del giorno d’emissione della comunicazione di costituzione in mora.
Inoltre, relativamente ai numerosi casi di bollette con consumi o conguagli anomali, prima di avviare la procedura di sospensione delle fornitura, la società dovrà rispondere ai reclami scritti dei consumatori entro 40 giorni (onere a cui, spesso e volentieri, le aziende si sottraggono).
In tal senso, da tempo, chiediamo di ridurre tale termine a 20 giorni.
In caso di violazione delle norme appena descritte i cittadini avranno diritto a degli indennizzi automatici in bolletta, pari a:
- 30 euro nel caso in cui la fornitura sia stata sospesa per morosità senza l’invio della raccomandata;
- 20 euro nel caso in cui la fornitura sia stata sospesa per morosità con l’invio della raccomandata oltre i tempi previsti.
Inoltre è importante sottolineare che, in tutti questi casi, al cliente non può essere richiesto il pagamento di alcun ulteriore corrispettivo per la sospensione o riattivazione della fornitura.
Invitiamo pertanto tutti i cittadini che dovessero riscontrare una violazione di tali norme a segnalarlo tempestivamente rivolgendosi alla Federconsumatori, in modo da richiedere i dovuti rimborsi e di richiamare all’ordine le aziende che tardassero ad adeguarsi alle nuove regole.

Piano aria: le Regioni del Nord sono unite

Migliorare la qualità dell’aria della Lombardia, coordinando misure e interventi insieme alle altre Regioni del Nord. E’ l’obiettivo illustrato dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al termine di un vertice, tenutosi a Palazzo Lombardia con il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e con i rappresentanti delle altre Regioni settentrionali.
«E’ stata una utile e importante riunione quella con il ministro Orlando e i rappresentanti delle Regioni del Nord (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Trento) su un tema di grande importanza qual è la qualità aria – ha detto il governatore in conferenza stampa, spiegando che sono state fatte – una serie di valutazioni, partendo dal documento del gruppo di lavoro delle Regioni del Nord elaborato nel luglio dello scorso anno. Sulla base di quel testo – ha detto Maroni – abbiamo valutato una serie di iniziative, che ci porteranno alla definizione di un accordo di programma per coordinare l’azione di tutela della salute pubblica con interventi nelle varie regioni, tenendo conto della specificità dell’area padana».
Ogni Regione, ha osservato il presidente lombardo, «ha già assunto delle iniziative in questo ambito. Ad esempio, in Lombardia siamo pronti ad attuare il “Pria”, Piano regionale di interventi sulla qualità dell’aria. Ma ogni intervento deve essere accompagnato da analoghi provvedimenti nelle altre Regioni, perché non si possono costruire dei “muri” all’aria. L’aria non ha confini e non ha senso che ogni Regione faccia per conto proprio. Se le misure vengono adottate solo in una realtà e non nelle altre della stessa area omogenea, chiaramente sono meno efficaci»
Nell’ambito dell’azione sinergica delle Regioni del Nord per attuare misure condivise che risultino così più efficaci nel contrasto all’inquinamento atmosferico dell’area del bacino padano il ministro dell’Ambiente ha poi ricordato la necessità di un coordinamento che sia esteso anche “ai grandi centri urbani, ai Ministeri e alle stesse parti sociali, perché i contenuti di quell’Accordo di programma che sigleremo a ottobre riguarderanno anche la vita dei cittadini, perché ne orienteranno i comportamenti”.


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