Continua la flessione dei prezzi
Secondo l’Istat, nel terzo trimestre 2013, sulla base delle stime preliminari, la flessione congiunturale dei prezzi delle abitazioni risulta pari a -1,2%. Oltre a essere doppia rispetto a quella registrata nel trimestre precedente (-0,6%), tale flessione interrompe la tendenza alla riduzione dell’ampiezza delle diminuzioni congiunturali verificatasi nei primi due trimestri del 2013. Questo andamento è tuttavia in parte da ascrivere a cause di natura stagionale.
Il calo congiunturale verificatosi nel terzo trimestre dell’anno in corso è imputabile alla diminuzione dei prezzi delle abitazioni nuove (-0,5%) e, in misura maggiore, di quelle esistenti
(-1,3%). Per queste ultime si tratta della nona riduzione congiunturale consecutiva.
Su base tendenziale, la discesa dei prezzi delle abitazioni dall’inizio del 2012 si attesta al di sotto del -5,0% portandosi, nel terzo trimestre, a -5,3%. Per il secondo trimestre consecutivo, tuttavia, la discesa è in lieve decelerazione
(era -6,0% nel primo e -5,9% nel secondo). A spiegare questo andamento è soprattutto la dinamica dei prezzi delle abitazioni esistenti che, seppur in un quadro di marcato calo, dopo il
-8,1% registrato nel primo trimestre del 2013, hanno visto la variazione tendenziale portarsi a -7,6% nel secondo per poi segnare un’ulteriore attenuazione della flessione nel terzo trimestre (-6,8%). La flessione tendenziale dei prezzi delle abitazioni di nuova costruzione è la terza consecutiva, di poco meno ampia di quella del secondo trimestre (-2,0% rispetto a
-2,2%), ma comunque maggiore di quella del primo trimestre quando fu pari a -1,3%.
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Nel 2013 meno tasse per gli Italiani
di Pierpaolo Molinengo
Finalmente una buona notizia. Nel 2013 è diminuito il peso delle tasse sulle famiglie italiane. Gli importi, seppur abbastanza modesti, invertono una tendenza che negli ultimi anni aveva assunto una dimensione molto preoccupante. A dirlo è la CGIA che ha realizzato alcune simulazioni su tre diverse tipologie familiari. Vediamo i risultati.
Rispetto al 2012, quest’anno un giovane operaio senza familiari a carico beneficia di un risparmio fiscale di 15 euro. Per una famiglia bireddito con un figlio a carico, invece, il peso delle tasse diminuisce di 178 euro, mentre sale a 250 euro lo sgravio per una famiglia monoreddito con due figli a carico.
Nel 2014, almeno per i primi due casi, la situazione è destinata a migliorare, grazie alla riduzione del cuneo fiscale approvato dal Governo Letta con la legge di Stabilità. Se per il giovane operaio la contrazione rispetto al 2013 sarà di 111 euro, per la coppia con un figlio salirà a 183 euro. Solo nel caso della famiglia monoreddito con un livello retributivo medio alto, le tasse sono destinate ad aumentare. Rispetto a quest’anno, nel 2014 pagherà 164 euro in più.
«Con l’abolizione dell’Imu sulla prima casa e con l’incremento delle detrazioni Irpef per i figli a carico – dichiara il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi – nel 2013 queste misure hanno assunto una dimensione economica superiore a tutti gli aumenti registrati nel corso dell’anno. Grazie a ciò, le famiglie hanno potuto godere di una riduzione del carico fiscale rispetto al 2012. Con il taglio del cuneo che premierà solo i lavoratori dipendenti, dal 2014 i risparmi saranno più pesanti per i livelli retributivi più bassi, mentre tenderanno a ridursi man mano che cresce il reddito».
In tutti i casi, fa notare la CGIA, se il confronto viene realizzato tra il 2014 e il 2011, anno in cui non era ancora applicata l’Imu, l’aggravio assume una dimensione preoccupante. Il giovane single si è visto aumentare il peso delle tasse di 273 euro, la coppia bireddito con un figlio a carico di 339 euro, mentre la famiglia monoreddito addirittura di 749 euro.
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Fondo per gli interventi di manutenzione:
le spiegazioni dell’Ance
L’Ance spiega che con il Decreto Legge del 23 dicembre 2013, n. 145 pubblicato in GU n. 300 del 23/12/2013 (in vigore dal 24 dicembre 2013), cd “Destinazione Italia” (art. 1, comma 9), sono state introdotte importanti modifiche alla Legge 220/2012 di riforma della disciplina del condominio.
Tra queste, di particolare rilievo, le integrazioni previste all’art. 1135 del c.c., comma 1 punto 4), ossia alla norma sull’obbligatorietà di costituire un fondo speciale a copertura dell’intero importo dei lavori di manutenzione straordinaria e delle innovazioni.
Oltre al correttivo introdotto il Decreto Legge 145/2013 ha previsto ulteriori modifiche alla legge di riforma del condominio. I temi oggetto di modifica sono relativi all’attività di formazione degli amministratori condominiali; alle maggioranze assembleari per le delibere condominiali relative al risparmio energetico; al registro di anagrafe condominiale e informazioni sulle condizioni di sicurezza degli edifici; alle infrazioni al regolamento del condominio.
Fondo speciale per il lavori di manutenzione straordinaria e per le innovazioni (art. 1, comma 9 lett. d).
La Legge 220/2012 di riforma del condominio ha stabilito che a decorrere dal 18 giugno 2013 l’Assemblea dei condomini costituisca obbligatoriamente (e non più in via facoltativa ed eventuale) un fondo ad hoc a garanzia del pagamento dei suddetti lavori finalizzato a raccogliere, già prima dell’affidamento dei lavori, le quote spettanti ai singoli condomini necessarie per sostenere gli stessi.
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