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Creato il 31 gennaio 2014 da Golfpeople

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Anno XIV Numero 8
- Venerdì 31 Gennaio 2014

Pgt: ok il 95% dei Comuni della Lombardia

«Su un totale di 1544 Comuni lombardi, solo in 77, per ora, non hanno adottato il proprio Piano di Governo del Territorio (Pgt). Dunque, siamo giunti quasi al termine del percorso che porterà tutto il territorio regionale ad avere aggiornato i propri strumenti di pianificazione urbanistica. Mancano poco più di cinque mesi dalla scadenza per l’approvazione, prevista per il 30 giugno, e per quella data, secondo i dati in nostro possesso, saranno davvero pochissimi i casi di inadempienza». Lo ha detto l’assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Regione Lombardia Viviana Beccalossi.

IL 95% DEI COMUNI HA AVVIATO PROCEDURE PGT
«Solo pochi mesi fa – ha continuato Viviana Beccalossi – i Comuni senza Pgt erano ancora oltre 200. Con la scadenza, fissata dalla Legge 1/2013 per il 31 dicembre 2013, che prevedeva il completamento della prima parte dell’iter e cioè almeno l’adozione dei Piani, più del 95% dei Comuni ha assolto questo compito. I nostri uffici stanno quindi monitorando il 5% mancante. Si tratta, salvo poche eccezioni, di realtà con meno di mille abitanti, che cercheremo di sostenere il più possibile».

Segnali positivi nel 2013:
torna ad aumentare la domanda
per l’acquisto e l’affitto di immobili

di Pierpaolo Molinengo

Il settore immobiliare tira un sospiro di sollievo: dopo tre anni di calo costante, la domanda per l’acquisto e l’affitto di immobili, nel 2013, è finalmente tornata a crescere.
Lo rivela il Centro Studi di Casa.it, che, analizzando l’andamento del mercato degli ultimi 12 mesi, ha rilevato un aumento del 6% della domanda e del 13% dell’offerta per le compravendite a dicembre, rispetto al mese di gennaio 2013.
Sul fronte dei prezzi offerti è stato registrato un calo, in media, del 9,7%, che a seconda della tipologia di abitazione va dai 2.400€/mq ai 3.000€/mq, mentre il prezzo della domanda resta più basso di circa 13 punti percentuali e si attesta, in media, a circa 2.300€/mq.
Lo scarto tra prezzi di offerta e di domanda è maggiore con gli immobili più piccoli mentre si riduce nel caso di immobili oltre i 120 mq.
Le città in cui la domanda è aumentata maggiormente sono Milano (+4,5), Napoli (+3,9) e Roma (+3,6) mentre l’offerta cresce soprattutto a Genova (+13,5%), Cagliari (+12,6) e Palermo (+11,2%).
Ci sono poi quartieri che hanno registrato più di altri un crescente interesse della domanda per l’acquisto, come ad esempio i quartieri Isola (+12,2%) e Ticinese (+5,8%) a Milano, Prati (+10,5%) e Ostiense-Libia (+7,8%) a Roma, Fiumara (+5,8%) e Levante (+5,7%) a Genova.
«Seppur in un quadro congiunturale negativo, unito ad una politica fiscale confusa, stiamo assistendo ai primi segnali per un concreto punto di svolta del mercato che attendevamo da tempo – afferma Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it. -. Nonostante la crescita sia dovuta in parte a un ribasso dei prezzi di vendita e dei canoni combinato a un aumento dell’offerta, e non ad una ripresa della disponibilità di spesa, questo rappresenta sicuramente un segnale positivo per chi vende e chi acquista in un quadro che auspichiamo possa migliorare ulteriormente nel 2014».
Per quanto riguarda gli affitti, alla fine del 2013 la domanda è cresciuta del 5,3% a fronte di un aumento dell’offerta dell’8,4%. I canoni richiesti dai locatori sono scesi dell’11,6% mentre quelli offerti dai potenziali inquilini a gennaio 2014 hanno registrato un calo del 9,1% rispetto a gennaio 2013.

RE/MAX: calano le vendite di case USA

Dopo 28 mesi di aumenti anno su anno nelle vendite di case, novembre ha visto un calo del 7,8%. Il mercato immobiliare stagionale sembra stabilizzarsi, influenzato da una serie di fattori – l’aumento dei tassi di interesse, la caduta del governo, difficoltà di qualificare le ipoteche, maltempo e stagionalità. Principalmente a causa di una perdurare scarsità dell’offerta di case in vendita, il prezzo mediano di novembre di 187 mila dollari è aumentato del 13,7% rispetto al prezzo di novembre 2012. Con l’attuale tasso di vendite di case, il numero di mesi necessari per vendere l’intero inventario è superiore a 5,4 mesi, molto vicino ai 6,0 che indica un mercato equilibrato tra acquirenti e venditori. La situazione nazionale continua a muoversi nella giusta direzione. L’attuale 12,9% di calo delle scorte da novembre 2012 è meno della metà della perdita dell’inventario annuale visto nel mese di aprile di quest’anno.
«In un mese in cui normalmente ci si aspetta che le vendite di case rallentino, questo novembre abbiamo visto più marcate le stagionalità. Mentre le basi per una ripresa delle costruzioni rimangono ferme, il mercato non si muove in linea retta. Per il futuro, dovremmo aspettarci alcune fluttuazioni derivanti da una serie di diversi fattori» ha detto Margaret Kelly, CEO di RE / MAX, LLC.
Per tutte le case vendute nei 52 mercati esaminati nel mese di novembre, il numero medio di giorni sul mercato è stato di 68 giorni. Si tratta di soli due giorni superiori alla media del mese di ottobre, ma di 14 giorni inferiore rispetto alla media di novembre 2012. Novembre segna il 18° mese consecutivo con una media giorni di mercato al di sotto di 90. Una media così bassa di giorni sul mercato, come nel novembre del ’68, indica una costante e forte domanda oltre che a un’offerta ridotta di case in vendita. I giorni di mercato è il numero di giorni tra cui una casa è inserita in MLS e quando viene firmato il contratto di vendita.

In calo il mercato dei mutui in Piemonte

L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha provveduto ad analizzare nel dettaglio l’andamento dei finanziamenti finalizzati all’acquisto dell’abitazione concessi alle famiglie residenti sul territorio regionale. Nel terzo trimestre 2013 le famiglie in Piemonte hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 391,4 milioni di euro. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente si registra una variazione delle erogazioni in regione pari al -11,7%, per un controvalore di -52,07 milioni di euro.
L’intera Macroarea Nord-Occidentale rispetto all’analogo trimestre del precedente anno ha fatto rilevare una variazione pari a -9,9%, si nota come la regione segue la tendenza in atto nell’area di appartenenza. In questa terza rilevazione del 2013, 17 regioni su 20 hanno mostrato volumi in diminuzione. In raffronto al medesimo trimestre del 2012, è stata rilevata una contrazione media nazionale del 7%. La fotografia indica ancora un ridimensionamento nell’erogazione del credito concesso alle famiglie, che conferma la tendenza sia del secondo trimestre 2013 (quando la variazione è stata pari a -16,2%) sia del primo trimestre 2013 (-20,7%). Tenuto doverosamente conto del contesto di mercato nazionale, la variazione percentuale della regione corrisponde alla 16a performance in ordine di importanza.
Nel periodo in analisi la regione ha inciso per il 7,89% di tutti i volumi erogati in Italia.
Guardando all’andamento delle erogazioni sui 12 mesi, ed analizzando quindi i volumi da Ottobre 2012 a Settembre 2013, la regione Piemonte mostra una variazione negativa delle erogazioni pari a
-28,5%, per un controvalore di -678,24 mln di euro.
Sono dunque stati erogati in questi dodici mesi 1.701,19 mln di euro, volumi che collocano la regione al 5° posto tra tutte in Italia per quantità totale di volumi erogati con un’incidenza pari a 7,75%.
I volumi restano influenzati principalmente da una domanda di credito debole, condizionata da una bassa fiducia dei consumatori e da un mercato del lavoro che stenta a decollare, oltre che da una sempre alta attenzione al rischio da parte degli operatori del settore.

Riqualificazioni in Sardegna

Sono 176 i Comuni sardi finanziati con i programmi dell’assessorato dei Lavori pubblici per la riqualificazione urbana dell’edilizia residenziale.
La Giunta regionale Sarda ha approvato la graduatoria con la ripartizione delle risorse che complessivamente ammontano a 10,8 milioni di euro. A ciascun ente sarà riconosciuta la percentuale dell’80 per cento della richiesta.
Le finalità del provvedimento sono l’incremento e il miglioramento della dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati con opere di urbanizzazione primaria e secondaria e il recupero di alloggi di edilizia residenziale pubblica dei Comuni. «Dopo la pubblicazione del bando il 2 dicembre scorso abbiamo proceduto con grande celerità per assegnare le risorse – dice l’assessore – adesso molti Comuni dell’Isola potranno recuperare il proprio patrimonio di edilizia residenziale e intervenire nelle aree più degradate. Il programma – ha concluso Angela Nonnis, Assessore dei Lavori Pubblici – rappresenta naturalmente un importante strumento di stimolo dell’economia e di coesione sociale».

Come diminuire la spesa energetica: i consigli di Altroconsumo

Intervenire sui punti critici dell’abitazione come finestre, soffitto, termosifoni e caldaia permette di risparmiare energia e di alleggerire le bollette. Ma quanto costa ridurre le dispersioni di calore?

Altroconsumo ha interpellato diversi artigiani per capire quanto può costare fare un intervento edilizio finalizzato al risparmio energetico. Considerando che la detrazione fiscale ammonta al 36% abbiamo raccolto un campionario di prezzi per un appartamento di circa 100 mq con riscaldamento autonomo. Ecco alcuni esempi.

Finestre, termosifoni, caldaia e soffitto:il risparmio parte da qui.
Altroconsumo ha chiesto il costo necessario per sostituire i serramenti vecchi con le moderne vetrocamere; isolare il soffitto di casa; sostituire la caldaia con una nuova più efficiente; installare valvole termostatiche sui calorifori.
- Cambiando dei serramenti vecchi con dei nuovi in PVC bianco con doppi vetri bassoemissivi l’investimento iniziale è di circa 8.500 euro (costo medio per l’installazione di 7 serramenti a due ante di misura standard). Grazie alle detrazioni se ne recuperano circa

3.000 e il risparmio sui consumi è di circa il 15%.
- L’isolamento del soffitto riduce del 30% i consumi di metano. La spesa media per isolare il tetto con un controsoffitto in cartongesso con pannelli isolanti è di
5.300 € di cui circa 2.000 possono essere recuperati grazie alle detrazioni.
- I consumi si riducono anche installando una caldaia efficiente. La spesa è legata a molte variabili. Un modello a condensazione da 20-26 kw fa risparmiare il 25% di energia e costa in media circa 2.000 euro (le detrazioni permettono di recuperarne circa 800). Il costo dei modelli tradizionali è inferiore, ma in questo caso scende anche il risparmio sui consumi (15%).
- Mantenere una temperatura gradevole, senza riscaldare eccessivamente le stanze, è un altro modo per risparmiare energia. Per questo può essere utile installare delle valvole termostatiche sui termosifoni. I prezzi variano molto, ma chiedendo più preventivi e scegliendo il meno caro si può risparmiare fino al 42%.
Mai come adesso, ristrutturare casa può essere una buona occasione per risparmiare sulla dichiarazione dei redditi. A conti fatti, grazie alle detrazioni sulle ristrutturazioni, in 10 anni puoi recuperare più della metà di quanto hai speso.


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