I Contenuti
Il giornale è ancora lo strumento che accompagna il cittadino e gli permette di (ri)costruire la propria agenda quotidiana, il mezzo che interpreta i fatti di cronaca e gli eventi salienti che accadono nel mondo. Il declino delle vendite registrato negli ultimi anni è, probabilmente, dovuto al fatto che, nel suo adempiere a questi scopi, il quotidiano risulta oggi meno efficace di un tempo. Il giornalismo online rappresenta una grande occasione per rinnovare l'intero sistema della comunicazione e quindi, nello specifico, anche il quotidiano cartaceo. Per mantenere (e magari incrementare) il proprio seguito di pubblico, i giornali dovranno però riuscire a metabolizzare i cambiamenti in atto e di conseguenza ridefinire il proprio ruolo ripensandosi nei contenuti, nello stile, nella grafica e nel modo di porsi nei confronti dei lettori. Quali sono le caratteristiche più innovative delle Rete? Come influenzano le modalità di diffusione delle notizie e come possono essere utilizzate al meglio? Queste alcune delle domande alle quali il libro tenta di dare risposta. Per mettere a fuoco un futuro comunicativo in gran parte ancora da esplorare.
La Recensione
La carta stampata è morta? Prima ancora che il feroce dibattito e-book vs libri cartacei prendesse piede, il dilemma sul futuro della parola scritta aveva già coinvolto unaltro fondamentale mezzo di comunicazione, il giornale, dilemma per il quale ancora oggi non si è raggiunta una risposta univoca. I giornali hanno iniziato a vivere momenti difficili già ai tempi della diffusione di massa della televisione; il giornalismo su carta, tuttavia, ha sempre potuto vantare un primato di maggior dettaglio e approfondimento con cui contrastare l'immediatezza del mezzo televisivo. Con l'avvento di internet, tramite la quale un'enorme quantitativo di informazioni è diventato disponibile ad un vasto pubblico con tempi di attesa quasi nulli, il ruolo dei giornali e dei giornalisti quali gatekeeper dell'informazione ha seriamente cominciato a vacillare.
Anche se non siete attenti seguaci del guru della contro-informazione Beppe Grillo, vi sarà sicuramente capitato di sentirlo vaticinare: "I giornali sono morti! Oggi chiunque può essere giornalista, basta avere uno smartphone e un collegamento ad internet!".Ma è vero tutto ciò? Siamo diventati tutti giornalisti? L'informazione è per tutti a portata di mano oppure abbaimo ancora bisogno di qualcuno che ci guidi attraverso la marea di dati presenti in rete, aiutandoci a selezionare non solo quelli più interessanti per noi ma anche a distinguere quelli veri dalle bufale?
Il saggio di Umberto Lisiero arriva proprio al momento opportuno per fare il punto della situazione e aiutare a destreggiarci fra questi ed altri interrogativi. L'opera ha il pregio di essere al tempo stesso sintetica ma completa, oltre che estremamente attuale, riuscendo ad offrire una panoramica dettagliata dei metodi di informazione presenti attualmente in rete e di come essi interagiscono con il mezzo di informazione più vecchio di tutti: il giornale.
Il saggio si apre con un piccolo ma interessante excursus storico sul passaggio dei giornali dalla carta alla versione digitale, in cui emergono tutte le difficoltà di trovare una forma di comunicazione che permetta di conservare un pubblico affezionato al proprio brand e disposto a continuare a pagare per accedere ad esso.
Il secondo capitolo si concentra invece sul nuovo ruolo del giornalista online, evidenziando le differenze che distinguono il singolo e l'intera redazione rispetto alla redazione tradizionale oltre che le nuove competenze tecniche che il lavoro richiede. Particolarmente degna di nota la sezione dedicata ai numerosissimi strumenti che la rete mette ora a disposizione per aggregare e veicolare notizie: dai feed ai news aggregator ai social network, la panoramica è completa, descritta con competenza e utile non solo per gli addetti ai lavori ma anche per il lettore qualunque che trova diversi spunti su teconogie nuovissime ed altre più collaudate. Inoltre l'autore è sempre attento (qui ma anche altrove nell'opera) a mettere in evidenza come questa ricchezza di dati e mezzi sia un'arma a doppio taglio perché, se da un lato consente a editori e pubblicitare di plasmare il proprio materiale sugli interessi personali dell'utente e all'utente stesso di filtrare le notizie in base esclusivamente alle proprie preferenze, dall'altro impedisce a quest'ultimo di avere una visione ampia della realtà. Il lettore rischia di diventare eccessivamente selettivo, la sua curiosità castrata in un mondo sempre più chiuso che egli stesso si è ritagliato.
La terza parte è quella forse un po' più tecnica (e forse un po' meno coinvolgente per chi sono lavora nel campo dell'informazione), laddove l'autore analizza la struttura tipica di un giornale online, evidenziando come essa si sia modificata nel tempo non solo per acquisire un appeal immediato per l'utente medio ma anche per sfruttare al meglio le possibilità date dalla multimedialità che consentono di arricchire ogni notizia con filmati, fotografie e link ipertestuali.Non mancano comunque i passaggi significativo anche in questo capitolo, soprattutto laddove vengono sfatati diversi miti che raffigurano l'utente del web come un lettore superficiale, pochi inlcine alla riflessione e alla lettura di testi poco lunghi. Se ciò poteva esser vero agli albori di internet, ora il pubblico si dimostra più smaliziato, interessato alla ricerca e all'approfondimento e meno propenso ad essere travolto dalla mole di informazioni presenti in internet.
Il saggio culmina nel capitolo finale, dove effettivamente l'autore esamina il ruolo del giornalista nel mondo dell'infomazione online, alla luce della "concorrenza" presentata dal pubblico stesso nella forma nel citizen journalism. L'autore ci mostra come i giornalisti abbiano dovuto imparare ad integrarsi in questo mondo fatto di blog e social network accettando l'immediatezza e la mancanza di filtri che spesso accompagna queste forme di comunicazioni pur tentando di conservare la propria autorevolezza come valore aggiunto.
Ciò che Umberto Lisiero ci mostra è un mondo complesso, in continua evoluzione e ricco di contraddizioni, tanto che pur nella sua breve storia i passi falsi da parte di editori e giornalisti non sono mancati, in parte per eccessiva presunzione, in parte per lo spasmodico desiderio di rincorrere l'immediatezza della notizia a tutti i costi, dimenticandosi dell'attendibilità. Per questo motivo il saggio non offre delle vere proprie risposta sul futuro della carta stampata ma fornisce diversi spunti di rilessione interessanti e importanti linee guida per la comprensione di un mondo dalle molteplici sfaccettature.
Giudizio: +4stelle+
Articolo di ValettaDettagli del libro
- Titolo:News(paper) revolution. L'informazione online al tempo dei social network
- Autore: Umberto Lisiero
- Editore: Fausto Lupetti Editore
- Data di Pubblicazione: Gen 2013
- Collana: Media e web communications
- ISBN-13: 9788897686347
- Pagine: 205
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 15,00