Era una maestra; è morta per proteggere i suoi bambini.
E’ successo in America, ma sarebbe accaduto in qualunque parte del mondo, di fronte alle medesime condizioni.
Loro si fanno ammazzare, noi li mortifichiamo.
Era una preside; ha finito di dirigere in una normale mattina come tante, nel giro di una qualche decina di secondi che hanno cambiato la vita di una cittadella, per sempre.
Era una psicologa; è morta nell’esercizio del suo lavoro senza sapere perchè…per causa di una malattia psichiatrica che non lascerebbe via di scampo.
Era una bambina; non diventerà mai una ragazza, una donna, una madre, una professionista o una nonna…e come lei altre diciannove bambine e bambini che sono stati rubati alla vita.
Era un ragazzo; malato di autismo.
Ieri, con i suoi vent’anni di niente, si è armato, ha sterminato sua madre , venti bambini ed altre sette persone.
Poi ha ucciso se stesso, o si è fatto uccidere, fa poca differenza.
E’ il presidente d’America; come un padre qualunque piange un grande dolore, perchè non ci sono parole, non ci sono più parole di fronte al bisogno di fare assolutamente qualcosa…
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