Nonostante gli smartphone Nexus siano da sempre visti come perfetti dal punto di vista del modding, col Nexus 6P (quando arriverà in Italia) vi consigliamo di tenervici alla larga. Il motivo è presto detto. Sembra che Huawei e Google abbiano inserito una sorta di “Samsung Knox” chiamato QFuse in grado di rilevare quando il bootloader è stato sbloccato. Come saprete, questo è il primo passo per poter installare delle ROM custom.
Ebbene, una volta che si procede con lo sblocco del bootloader di Nexus 6P, non si può più tornare indietro. La garanzia sarà invalidata inevitabilmente ed il bootloader rimarrà sbloccato per sempre. Non sappiamo di preciso come mai questa feature sia stata inserita ma presumiamo che possa trattarsi di un sistema di sicurezza legato ad Android Pay.
Un’altra cosa che non sappiamo è se questo QFuse sia presente anche sul Nexus 5X o meno. In attesa di scoprirlo, vi consigliamo di pensarci molto bene prima di sbloccare il bootloader (LG Nexus 5X: ecco come sbloccare il bootloader).
Secondo voi questo sistema di sicurezza contro il modding farà sì che anche coloro che avevano intenzione di acquistare il Nexus 6P ed il Nexus 5X coi prezzi italiani rivolgano la propria attenzione da un’altra parte? Condividete il vostro pensiero qui sotto nei commenti oppure sui social.
google huawei modding-rom-rooting nexus2015-10-24Lorenzo Spada