Immaginate un tubo pieno con sopra (ad una estremità) una palla, togliete la palla e notate che la parte del tubo alla base della palla è più grande, più gonfia del resto del tubo e che la palla si appoggia su una struttura del tubo a sua volta a forma di palla. Questo rigonfiamento è il cervello antico da cui è sbocciato il cervello nuovo (la palla), questo è il sistema nervoso centrale se fate uscire dal tubo tanti fili da destra e sinistra verso la periferia avete il sistema nervoso periferico. Il sistema nervoso centrale e quello periferico possono essere considerati un impianto elettrico. Leggermente più complesso di quello di casa, è tutto un insieme di fili e centraline. I fili di questo impianto si connettono con anche centinaia di terminazioni su altre centraline del sistema e nel loro percorso mandano fili collaterali di qua e di là. Ora immaginate di stipare il rigonfiamento di cui sopra, con centinaia di centraline elettriche tutte connesse tra loro a volte in modo diretto altre indirettamente. Trasferendo questo esempio nella vita quotidiana consideriamo che quando muovi un braccio si accende un percorso elettrico neuronale che fa si che tu lo muova senza doverci pensare, che arrivi al punto preciso dove vuoi che vada, con la giusta forza e che non rimanga in quella posizione se tu non vuoi, che arrivi il sangue necessario a fare quel movimento e che il sangue non venga sequestrato ad altre aree a cui non è stato chiesto di far nulla, che il torace sia stabile e che tu non cada oppure che se ridi a crepapelle, magari con la vescica piena, non ti fai sotto, anche se poi racconterai che “ti sei pisciato sotto dalle risate”.
Continua…