Si può immaginare la griglia cerebrale dello spazio un po’ come gli schermi dei moderni telefoni “smartphone”, quando il dito tocca lo schermo quel punto rappresenta un quadratino sulla griglia elettronica dello schermo che la fa corrispondere al comando voluto. Se questo meccanismo comincia a non funzionare succede che si poggia il dito sul 5 e sullo schermo appare digitato il 6. Tornando a noi e alla rappresentazione cerebrale dello spazio possiamo considerare i due estremi dello spettro cioè quelli che hanno una griglia finissima “ad alta qualità” che possono colpire a volo un pallone in rovesciata, oppure quelli che hanno una griglia alterata, inaccurata, quelli con avanzati problemi neurologici, infatti questi hanno sempre occhi che non funzionano bene e i loro sguardi sono caratteristici, ma nel mezzo ci sono tante persone normali che sono maldestre “urtano contro le cose” perché non sanno dove esse sono” che parcheggiano male perché non sanno dove sono i limiti delle strisce, se usano l’auto è tutta ammaccata negli spigoli e se non la usano è perché si sentono insicuri e si sentono altrettanto (anzi di più) insicuri ad andare in bicicletta.
Continua…